Lamborghini sta vivendo un momento di crescita importante: la casa automobilistica è riuscita ad aumentare la produttività con l’adozione del modello della settimana corta. La forza lavoro dell’azienda è impegnata soltanto quattro giorni su sette, ma ottiene ottimi risultati.
Nel 2023 ha superato le 10 mila vetture, nel 2024 le 10.600 unità. Adesso, nel 2025, a Sant’Agata Bolognese si punta a quota 11 mila. Questo sta avvenendo in un clima positivo e di attenzione al benessere del dipendente, che riesce a conciliare vita professionale e privata. Tant’è vero che il turn over è sceso sotto il 2%.
Qual è il segreto di Lamborghini
Fra le varie misure è stato rivisto l’orario degli operai, spalmato su quattro giorni; gli impiegati hanno diritto a 12 giorni di lavoro al mese da remoto ed è stato implementato il progetto Feelosophy. “La settimana di quattro giorni tra gli operai sta andando molto bene”, ha dichiarato Umberto Tossini, responsabile delle risorse umane di Lamborghini. “Gli indicatori sono tutti positivi, le assenze per malattia si sono ridotte, mentre è migliorata la soddisfazione delle persone”.
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Si tratta di una soluzione che non ha intaccato il rendimento, anzi, ed è stata adottata dal 70% di coloro che lavorano su due o tre turni. “Tra l’altro abbiamo fatto ricorso in più di un’area ai tre turni per ridurre le liste d’attesa”, ha aggiunto Tossini. “In questo momento stiamo facendo la salita produttiva della Temerario e abbiamo cercato di accelerare su Revuelto e Urus. Tutto va nella direzione che dice che lo strumento è apprezzato e ha consentito a tutti di programmare meglio la propria vita”.
In Lamborghini l’aumento di produttività è ascrivibile anche ad altri incentivi. Si tratta di un’azienda molto competitiva in termini di retribuzione, per non parlare del “premio medio di circa seimila euro”. Ma non è finita qui. “Entro fine anno sono in previsione ancora un centinaio di assunzioni, abbiamo ancora spazi di consolidamento e una parte di assunzioni che faremo per il nuovo modello, di qui al 2030”, ha specificato Umberto Tossini. Infine, c’è anche un’attenzione al benessere del territorio, basti pensare al biopark Lamborghini, un centro di studi sulla biodiversità delle piante e delle api.
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