È stato ufficializzato un nuovo accordo strategico tra Edison e Shell International Trading Middle East, filiale con sede a Dubai del colosso energetico britannico. A partire dal 2028, Edison riceverà circa 0,7 milioni di tonnellate l’anno di gas naturale liquefatto (Gnl) dagli Stati Uniti, per una durata contrattuale che potrà arrivare fino a 15 anni.
L’intesa prevede che sarà Edison a occuparsi del trasporto, utilizzando la propria flotta di metaniere. Questo approccio offre alla società maggiore flessibilità nella destinazione del carico, permettendole di rispondere più agilmente a variazioni nella domanda o a opportunità commerciali sui mercati internazionali.
Un’intesa con solide basi
L’accordo con Shell riguarda volumi prodotti presso un impianto già operativo, il Sabine Pass di Cheniere Energy in Louisiana. Si tratta del più grande terminal di liquefazione degli Stati Uniti, con una capacità di 30 milioni di tonnellate annue e piani di ulteriore espansione.
Secondo Nicola Monti, Ceo di Edison, la scelta di affidarsi a un’infrastruttura esistente consente di “ridurre i rischi legati a tempi e costi di esecuzione” e si inserisce in un percorso più ampio di consolidamento del portafoglio gas in ottica di lungo termine.
Più flessibilità e meno rischi geopolitici
L’accordo con Shell rappresenta un ulteriore passo nella strategia di diversificazione delle fonti di approvvigionamento portata avanti da Edison. L’obiettivo, ha spiegato Fabio Dubini, Executive Vice President Gas & Power Portfolio Management & Optimisation, è quello di “inaugurare nuove rotte per incrementare la sicurezza energetica nazionale e rafforzare la competitività del nostro portafoglio”.
Attualmente, Edison importa 14 miliardi di metri cubi di gas l’anno, coprendo il 23% del fabbisogno nazionale con forniture da Qatar (6,4 miliardi), Libia (4,4 miliardi), Algeria (1 miliardo), Azerbaigian (1 miliardo) e Usa (1,4 miliardi). L’aggiunta di 1 miliardo di metri cubi l’anno grazie al nuovo accordo rafforzerà ulteriormente questa rete, soprattutto in vista della scadenza, nel 2028, dei contratti in essere con Libia e Algeria, che potrebbero essere rinnovati ma con volumi ridotti.
Il ruolo del Gnl nella transizione energetica
Nella visione strategica di Edison, il Gnl è uno strumento fondamentale per aumentare la flessibilità del sistema energetico, soprattutto in un contesto di transizione verso le rinnovabili. Il gas, in particolare, continuerà a svolgere un ruolo chiave nel garantire la stabilità dell’offerta energetica nei prossimi decenni.
Edison dispone già di infrastrutture di rigassificazione in Italia, tra cui il terminal offshore di Rovigo, operativo dal 2009 e oggi controllato in maggioranza da ExxonMobil, e di capacità nel terminal francese di Dunkerque. Per gestire i nuovi volumi previsti dall’intesa con Shell, la società è intenzionata ad ampliare le proprie capacità, privilegiando il territorio italiano.
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