Candy, si ferma la produzione di lavatrici a Brugherio: si punta alla logistica

Candy, si ferma la produzione di lavatrici nello stabilimento di Brugherio© Shutterstock

Il 30 giugno 2025 è arrivato e, come prevede il piano di riconversione di Candy, nello storico stabilimento di Brugherio – a Monza – non verranno più prodotte lavatrici e altri elettrodomestici. Qui, invece, da ora in poi, ci sarà la logistica. La proprietà, dal 2018 gestita dal cinese Haier, ha deciso di investire il un hub di servizi destinati alla clientela europea.

Da domani lo stabilimento verrà svuotato per iniziare una conversione che dovrebbe concludersi entro un anno e, precisamente, luglio 2026. Si tratta di un’operazione da 9 milioni di euro che vedrà una riorganizzazione degli spazi, dell’impiantistica e che punterà alla digitalizzazione. Le prossime attività saranno incentrate sulla ricezione, lo stoccaggio, il confezionamento e la spedizione delle merci richieste da tutta Europa. 

Il futuro dei 160 dipendenti di Candy

Candy ferma la produzione di lavatrici nello stabilimento di Brugherio, in provincia di Monza, e si reinventa nel settore della logistica. Ma cosa succede ai 160 dipendenti sino a oggi attivi? 110 di loro saranno riassorbiti grazie allo strumento della cassa integrazione straordinaria e con una formazione improntata sul lavoro al centro servizi. I 50 che rimangono fuori potranno scegliere fra uscite volontarie e prepensionamenti. “È stato sottoscritto con l’azienda il contratto di solidarietà per accompagnare la fase di riconversione industriale verso il futuro Haier Europe Service Hub”, così si apprende attraverso una nota congiunta dei sindacati Fim-Cisl e Fiom-Cgil.

Si tratta di un piano messo in piedi da Haier per Candy e che riguarda il mercato del Vecchio Continente. È stata la risposta al calo della domanda di condizionatori e altri elettrodomestici, iniziato dopo la pandemia Covid e legato a un clima di incertezza economica. Per questo motivo, non verrà coinvolto solo lo stabilimento italiano, ma anche l’impianto che produce frigoriferi in Romania. Verrà chiuso e i 400 dipendenti licenziati. Non sono a rischio le sedi di Borso del Grappa e Revine Lago, in Veneto. Qui, dove si producono rispettivamente forni e piani cottura e condizionatori – verranno operati tagli ed esuberi che coinvolgeranno 340 lavoratori.

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