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Sostenibilità

Spreco alimentare: la ricetta di successo di Unilever e World Food Programme

I risultati della campagna di solidarietà “Share a meal”, che ha coinvolto anche il brand Knorr e più di 20 milioni di italiani: donati 4 milioni di pasti. Trocchia (Unilever Italia): “Una crescita sostenibile e responsabile è per noi una sfida fondamentale”

In un anno gli sprechi alimentari degli italiani si sono dimezzati. Un successo merito anche di campagne come Share a meal, progetto con protagonisti Unilever Italia e World Food Programme (Wfp) Italia in una campagna di solidarietà e sensibilizzazione che ha coinvolto più di 20 milioni di italiani.

Spreco alimentare e l’Unilever Sustainable Living Plan

L’iniziativa “Share a meal” fa parte di una collaborazione tra il brand di Unilever Knorr e il Wfp, avviata nel 2014 e che finora ha consentito di donare l’equivalente di circa 4 milioni di pasti nelle scuole del Kenya, tra i Paesi con il più alto numero di minori malnutriti. “Unilever ha iniziato il percorso della sostenibilità nel 2010”, ha commentato Angelo Trocchia, presidente e a.d. di Unilever Italia, in occasione della presentazione dei risultati della campagna di solidarietà. “Si tratta di un percorso che ha bisogno di tempo e che tocca più di 2 miliardi di consumatori ogni giorno. Il nostro impegno è di offrire ai consumatori, alle persone, un benessere fisico e personale con i nostri prodotti. La nostra azienda”, ha continuato il n.1 della multinazionale anglo-olandese in Italia, “deve crescere e svilupparsi tenendo conto dell’aspetto sociale e riducendo l’impatto ambientale”. Anche per questo, tra gli obiettivi che Unilever si è data nel proprio piano di crescita sostenibile dell’azienda (Unilever Sustainable Living Plan), c’è l’impegno ad aiutare più di 1 miliardo di persone a migliorare la propria condizione di salute e benessere entro il 2020; altri due pilastri del piano Unilever sono dimezzare l’impatto ambientale dei prodotti entro il 2030 e migliorare le condizioni di vita di milioni di persone nei prossimi due anni.

Il futuro di Share a meal

Se durante questi mesi – anche attraverso speciali ambassador come Lisa Casali, Sonia Peroraci, Ivan Zaytsev e Tessa Gelisio – il progetto Share a meal aveva l’obiettivo di rendere la cucina antispreco una pratica comune e sentita da un pubblico sempre più ampio, nei prossimi mesi la campagna continuerà la sua missione puntando sui giovani: coinvolgendo gli studenti degli Istituti alberghieri, che faranno del cibo il proprio lavoro, e i bambini delle scuole primarie, cittadini e consumatori di domani. Saranno loro i protagonisti delle prossime iniziative di educazione alimentare e ambientale in giro per l’Italia. Grazie a una formazione specifica sulla sostenibilità in cucina e a laboratori pratici per creare menu sostenibili dal punto di vista nutrizionale, sociale e ambientale, sarà possibile costruire una rete virtuosa di scuole anti-spreco inter-generazionali.