Connettiti con noi

Sostenibilità

Un’economia a zero emissioni aumenterebbe occupazione e Pil

I sistemi energetici puliti creerebbero 1,8 milioni di nuovi posti di lavoro in Europa e un risparmio fino a 23 miliardi di euro di spesa energetica

Iniziare a puntare seriamente sulla sostenibilità e impegnarsi per raggiungere l’obiettivo di un’economia a zero emissioni nette non farebbe bene solamente all’ambiente, ma anche alle finanze dei cittadini. A dirlo il report Towards Fossil-Free Energy in 2050, redatto da Element Energy e Cambridge Econometrics, secondo cui i sistemi energetici puliti, che non richiedono cioè il ricorso a petrolio e altri combustibili fossili, presentano diversi vantaggi da un punto di vista socio-economico. Innanzitutto, creerebbero 1,8 milioni di nuovi posti di lavoro. Inoltre, permetterebbero alle famiglie europee di risparmiare fino a 23 miliardi di euro di spesa energetica. Non solo. Stando all’European climate association, l’Unione europea potrebbe beneficiare di un aumento del Pil pari al +2,1%. Ovvio, per centrare questi risultati occorrerà apportare cambiamenti strutturali in vari settori (dai trasporti all’edilizia) e adoperarsi per fare in modo che i lavoratori vengano riqualificati. Ma non è una missione impossibile. Lo studio dell’Associazione europea assicura che entro il 2050 in Europa sarà possibile avere dei sistemi energetici privi di combustibili fossili.

Quali cambiamenti per un’Europa a zero emissioni?

In particolare, secondo il rapporto, per avere un’economia a zero emissioni sarà necessario investire sulle ristrutturazioni edilizie e sull’elettrificazione intelligente dei settori del trasporto stradale e del riscaldamento: si tratta, infatti, dei settori da cui possono venire importanti vantaggi rispetto a sistemi energetici passivi e inefficienti. “Anche questo Rapporto conferma come sia possibile costruire una transizione verso un modello energetico fossil-free in Europa, con benefici economici oltre che sociali e ambientali, per via di una generazione distribuita pulita ed efficiente. È arrivato il momento per l’Italia di scegliere con convinzione questa direzione di cambiamento aprendo un confronto in questa direzione sulla versione finale del Piano energia e clima” ha commentato il vicepresidente nazionale di Legambiente, Edoardo Zanchini.