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Sostenibilità

Delta del Po e Appennino ora sono riserve Unesco

L’importante riconoscimento appena annunciato a Parigi. Premiate anche le Alpi Ledrensi e Judicaria

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L’Unesco, si sa, ha con l’Italia, la sua storia e il suo territorio un feeling speciale. E da oggi, quattro nuove aree si uniscono al gruppo: il Delta del Po, l’Appennino tosco-emiliano e Alpi Ledrensi e Judicaria sono diventate riserva della biosfera dell’Unesco. Il riconoscimento ufficiale è arrivato oggi a Parigi, dove si è riunito il comitato internazionale del programma Mab (Man and the biosphere) dell’organizzazione.

«LA PRIMA VOLTA». «E’ la prima volta, in quarant’anni, che l’Italia ottiene un risultato così importante a livello internazionale in ambito ambientale – ha sottolineato in una nota il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti – «L’Unesco, iscrivendo tre nuovi siti nella lista delle eccellenze naturalistiche, evidenzia la straordinaria biodiversità e ricchezza di paesaggi del nostro Paese e, al tempo stesso, riconosce la capacità delle comunità locali di saper trovare il giusto equilibrio fra uomo e natura, valorizzando l’insieme delle risorse umane, naturali, culturali, paesaggistiche e produttive presenti sul territorio». SODDISFAZIONE IN EMILIA E VENETO. Comprensibilmente soddisfatte le istituzioni locali. «Per la nostra regione si tratta di un risultato straordinario – ha commentato da Parigi l’assessore regionale dell’Emilia Romagna alle Politiche ambientali Paola Gazzolo – «un riconoscimento che ci onora e al tempo stesso ci carica di una nuova responsabilità». Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha invece sottolineato di non aver mai avuto dubbi «che mancasse solo l’ufficializzazione che attestasse l’importanza e il fascino di uno dei parchi deltizi più interessanti d’Europa. Confermo il nostro impegno a salvaguardare e valorizzare questo territorio, avendo a cuore oltre all’ambiente e alle straordinarie risorse naturalistiche che accoglie, anche la comunità polesana, che da un attento e compatibile sviluppo culturale e turistico, può trarre irrinunciabili benefici»

COSA SONO. Salgono a 13 i siti italiani nell’elenco dei 631 a cui l’Unesco ha concesso la qualifica di Riserva. Le riserve della biosfera Unesco del programma Mab sono aree di ecosistemi terrestri, costieri o marini in cui si affianca la conservazione dell’ecosistema e la sua biodiversità con l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali a beneficio delle comunità locali. I progetti realizzati per la gestione della riserva beneficiano di contributi europei, e spaziano dalle attività di ricerca e conservazione a quelle di sviluppo e promozione.