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Sostenibilità

Carne e pesce dalle piante: la missione possibile di Impossible Foods

Cresce l’attenzione per una start up americana, che punta a offrire vere alternative vegetali alla carne

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Carne, pesce e prodotti lattiero-caseari derivati dalle piante entro il 2035. È l’obiettivo di Impossible Foods, la start up californiana fondata da Pat Brown nel 2011, che insieme con la rivale Beyond Meat rappresenta la principale azienda produttrice di alternative vegetali alla carne di manzo. Reduce dal lancio – a inizio gennaio – di Impossible Pork e Impossible Sausage, l’azienda ha annunciato all’agenzia di stampa Radiocor (gruppo Il Sole 24 Ore) di essere “continuamente impegnata nella sperimentazione di ricette per tutti i prodotti, inclusi pesce e pollame”.

Maiale e salsa “impossibili”

Al recente Consumer Electronics Show di Las Vegas, Impossible Foods ha servito il primo assaggio di Impossible Pork e annunciato il suo asso nella manica, l’Impossible Sausage. Si tratta dei primi due nuovi prodotti da quando debuttò nel 2016, rivolgendosi alle grandi catene, con l’Impossible Whopper. “Nel frattempo”, racconta a Radiocor Rachel Konrad, capo della comunicazione, “continuiamo a sperimentare e testare ricette per tutti i prodotti, inclusi pesce e pollame, ma non metteremo alcun prodotto sul mercato fino a quando non saremo sicuri al 100% che sia in grado di competere con quello analogo di origine animale”. Intanto i panini fake meat “il cui sapore ferroso è ottenuto grazie alla leghemoglobina di soia) spopolano tra le star americane, come Serena Williams e Kate Perry e l’indice di gradimento è salito a tal punto da indurre molti vip a investire in un round di finanziamenti di 750 milioni di dollari. Konrad illustra i due nuovi ritrovati presentati al Ces di Las Vegas: “Impossible Pork Made from Plants è un prodotto completamente nuovo, adatto a qualsiasi ricetta che richieda carne di maiale macinata, dai ravioli al ragù alla kielbasa, compresi i tortini per la colazione e la salsiccia”. Senza glutine e progettato per kosher e certificazione halal, rappresenta l’aggiornamento a base vegetale alla carne più onnipresente del mondo. “Impossible Sausage sta debuttando in 139 ristoranti Burger King in un test a tempo limitato di Impossible Croissan’wich, un sandwich per la colazione con delizioso tortino a base vegetale”, conclude Konrad.

La sfida cinese

Per la start up californiana, il mercato cinese rappresenta l’obiettivo numero uno. “È lo step fondamentale per abbattere il consumo di animali nel sistema di produzione alimentare”, spiega Konrad. Che prosegue: “Senza un sistema alimentare solido, sicuro, e sostenibile in Cina, non è possibile arrivare a un sistema alimentare globale sostenibile, perchè la Cina rappresenta il 28% del consumo globale di carne e la domanda di carne nel Paese è alle stelle”. dalla legislazione sugli Ogm, anche se Konrad non ha dubbi: “Il nostro obiettivo è essere disponibili a livello globale, sia in Europa che in altri Paesi”.