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Gender gap, Italia 14esima in Europa. Ma è in via di miglioramento

Con 63 punti su 100, siamo sotto la media europea di 4,4 punti, ma abbiamo comunque conquistato 3,8 punti tra il 2005 e il 2017

In Italia il gender gap si riduce, ma rimane ancora elevato. A dirlo è un’analisi del Cnel, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, sul Gender Equality Index 2019 curato dall’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere, da cui emerge che il nostro Paese è al 14esimo posto nell’Unione Europea per disparità fra uomini e donne. Con 63 punti su 100, siamo sotto la media europea di 4,4 punti, ma abbiamo comunque conquistato 3,8 punti tra il 2005 e il 2017. Se nel campo salute registriamo la performance di parità migliore a livello europeo (pari a 88,7 punti), nei settori lavoro e raggiungimento di posizioni di vertice nella società non brilliamo affatto: nel primo caso abbiamo ottenuto 63,1 punti e nel secondo solo 47,6. Promossi invece nella conoscenza: nei 12 anni presi in esame, abbiamo registrato una crescita di 7,1 punti.

Per quanto riguarda la differenza negli stipendi fra i due sessi “non andiamo bene, ma andiamo meno peggio di altri” ha detto all’Ansa Tiziano Treu, presidente del Cnel. Nella nostra Penisola la retribuzione oraria mediana per gli uomini è di 11,61 euro, il 7,4% in più di quella delle donne, pari a 10,81 euro. Tuttavia, il gap è in calo dall’8,8% del 2014, grazie a una maggiore crescita dello stipendio delle donne (+2,4%) rispetto a quello dei maschi (+1%). Oggi siamo uno dei paesi UE con il minore differenziale retributivo tra uomini e donne. C’è da dire, però, che siamo secondi in Europa per differenza fra il tasso di occupazione maschile e quello femminile.

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