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Amazon ferma contratto Jedi: maxi commessa Microsoft-Pentagono

Un giudice federale Usa sospende un accordo da 10 miliardi di dollari tra la società di Redmond e il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti in seguito al ricorso della multinazionale di Jeff Bezos, che lamenta intereferenze politiche da parte dellla Casa Bianca

Una vittoria, almeno momentanea per Amazon su una controversia riguardante una super commessa da 10 miliardi di dollari – momentaneamente affidata dal Pentagono a Microsoft – e che chiama in causa direttamente il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Una polemica che potrebbe influire anche sulla corsa alle prossime presidenziali Usa di novembre.

Nella giornata di giovedì 13 febbraio un giudice federale di Washington ha momentaneamente sospeso un contratto multimiliardario che il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti aveva affidato a Microsoft lo scorso ottobre per la realizzazione dei servizi iCloud. Come riportato dalla stampa americana, Amazon – che inizialmente sembrava in testa per aggiudicarsi la gara – avrebbe denunciato interferenze politiche da parte del presidente Usa, Donald Trump per estromettere la società di Jeff Bezos dalla gara per il contratto denominato Jedi (Joint Enterprise Defense Infrastructure). Il motivo? La faida con il fondatore e Ceo di Amazon, che è anche proprietario del Washington Post, testata americana che ha attaccato duramente l’amministrazione Trump durante il suo mandato.

Lo stop al contratto, su cui si sarebbe iniziato a lavorare da oggi, è temporaneo: i giudici vogliono prima approfondire le accuse di Amazon. Per quanto riguarda le motivazioni che hanno portato il giudice Patricia Campbell-Smith ha sospendere il contratto bisognerà attendere le prossime due settimane, quando gli atti saranno resi pubblici. Nel frattempo il portavoce del Pentagono, il tenente colonnello Robert Carver, ha sottolineato la “delusione” del dipartimento della Difesa per la sentenza. “Le azioni intraprese in questo contenzioso”, ha aggiunto, “ritardano inutilmente l’attuazione della strategia di modernizzazione del Pentagono e hanno privato i nostri combattenti di una serie di capacità di cui avevano urgentemente bisogno”.

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