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Attualità

AB InBev: il colosso della birra punta sull’Italia: aperta nuova sede a Milano

L’headquarter del gruppo in Italia, situato in Piazza Gae Aulenti, sarà anche il quartiere generale della Business Unit Central Europe

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AB InBev, la più grande azienda di birra al mondo con oltre 500 marchi tra cui Stella Artois, Corona, Leffe e Beck’s, ha inaugurato la nuova sede a Milano, nell’iconica Piazza Gae Aulenti. L’headquarter italiano sarà anche il quartiere generale della Business Unit Central Europe, un segnale importante da parte della multinazionale belga, che ha grandi ambizioni nel nostro Paese: qui la sua quota di mercato è aumentata in modo costante e significativo negli ultimi tre anni, con un tasso di crescita annuo composito in termini di volumi del 5,6%. “Il mercato italiano è centrale nelle strategie del gruppo e questo trasferimento rappresenta uno step essenziale per il posizionamento e le prospettive di crescita di AB InBev in Italia”, conferma il Country Director per l’Italia, Arnaud Hanset. “La nuova sede di Milano ospiterà 240 dipendenti ricchi di talento e ambiziosi, di oltre 13 nazionalità diverse e con un’età media di 33 anni. Con l’apertura della nuova sede, dimostriamo il nostro impegno verso questo Paese e i nostri team, rafforzando il nostro contributo a costruire un futuro migliore e sostenibile”.

I nuovi uffici di AB InBev – che rientrano nello sviluppo del progetto di rigenerazione urbana di Porta Nuova di Cooima, siti in Via Fratelli Castiglioni 8 (Gae Aulenti) e con l’interior design progettato da COIMA Image – sono coerenti con l’approccio alla sostenibilità del gruppo, a partire dalle tecnologie e dalle soluzioni adottate per il risparmio energetico. Gli uffici vantano una certifcazione Leed “gold”. Questa certificazione, si sottolinea in una nota del gruppo, applicata in fase di progettazione e costruzione, pone obbiettivi sfidanti in termini di performance energetiche ed ambientali dell’edificio (climatizzazione, riscaldamento e produzione di acqua calda in loco, illuminazione, riduzione del consumo di acqua potabile e non potabile), nella scelta dei materiali di costruzione in base alla loro salubrità e all’impatto ambientale, nella gestione sostenibile del cantiere, nell’integrazione di un piano di mobilità sostenibile.