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Urbano Cairo, una vita all’inseguimento del successo

Dal colloquio con Silvio Berlusconi che gli ha cambiato la vita alla grande sfida di Rcs: ecco la biografia di Urbano Cairo

Urbano Cairo, biografia di una vita all’inseguimento del successo. Non si può descrivere altrimenti l’avventura di un ragazzo del 1957, nato a Masio, nell’Alessandrino, che a 24 anni dopo la laurea in Bocconi si trova tra le mani una copia di Capital. In un’intervista su quel magazine, Silvio Berlusconi invita c’è invita i giovani con buone idee a contattarlo. Detto, fatto: Urbano Cairo si presenta negli uffici di Canale 5 e diventa assistente personale del Cavaliere.

Urbano Cairo, biografia da Berlusconi a Rcs

Il primo grande affare della biografia di Urbano Cairo è l’acquisizione di Italia 1 da parte di Fininvest. Nel 1982 si reca negli uffici milanesi di Edilio Rusconi per trovare un accordo per cui Canale 5 si impegna a non scendere sotto una determinata cifra nei prezzi relativi alla vendita degli spot a partire dal lunedì successivo. Nel frattempo, ordina ai commerciali di Publitalia di vendere gli spot a prezzi bassissimi nel weekend. Rusconi si trova spalle al muro e deve vendere Italia 1.

Il rapporto con Silvio Berlusconi si stringe sempre di più negli anni, tanto che Urbano Cairo diventa direttore commerciale e vice direttore generale di Publitalia ’80, amministratore delegato di Mondadori pubblicità (l’agenzia di pubblicità della casa editrice) e partecipa alla nascita dei club di Forza Italia Il rapporto si interrompe con il coinvolgimento in Mani Pulite. Cairo chiede il patteggiamento, a differenza degli altri manager Fininvest e viene allontanato dall’azienda.

L’avventura in proprio: Cairo Communication

Ecco il secondo turning point della biografia di Urbano Cairo. Alla fin del 1995 dà vita a Cairo Pubblicità, che comincia la propria attività poche settimane dopo ottenendo in esclusiva la concessione della vendita di spazi pubblicitari per i periodici TV Sette, Oggi e Io Donna dal gruppo Rcs, che a quel tempo è controllata da Gemina, la società finanziaria del gruppo Fiat, per il 46.28%. Nel luglio del 2000 la Cairo Communication Spa viene quotata al Nuovo Mercato della Borsa italiana.

Il Torino

Nella biografia di Urbano Cairo c’è spazio anche per il calcio che lo ha reso noto al grande pubblico. Nel 2005, su invito del sindaco Sergio Chiamparino, l’editore e imprenditore compra il Torino, fallito e rinato con il Lodo Petrucci. Dopo alcuni anni difficili, arrivano anche le soddisfazioni calcistiche a partire dal 2011/12 con la promozione in A con Giampiero Ventura in panchina. Nel 2014 arriva anche la qualificazione in Europa League grazie al settimo posto in campionato.

Le grandi scommesse: La7 e Rcs

Gli anni 2010 sono i più tumultuosi nella biografia di Urbano Cairo. Nel 2013 la Cairo Communication presenta al gruppo Telecom Italia un’offerta di acquisto per La7 – di cui dal 2002 raccoglieva la pubblicità in esclusiva – per un milione di euro. L’emittente viene subito rimessa in sesto. Ancor più difficile è la scalata a Rcs Mediagroup, conquistata alla fine di una lunga battaglia. Da agosto 2016 è presidente e amministratore delegato del gruppo, di cui acquisisce il 59,7% per mezzo di un’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria totalitaria, che prevale sull’offerta di IMH e che valuta complessivamente il Gruppo oltre 500 milioni di euro.

Il suo trionfo? Dopo appena un anno, e al termine di una lunga stagione con nove bilanci in passivo, Rcs torna subito in attivo. Il margine operativo lordo è a 69 milioni, grazie anche a 32 milioni di risparmi.