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Eclettico, come me

Dagli orologi agli energy drink passando per ristoranti, alberghi e automobili elettriche: una multinazionale tascabile fondata sulla capacità di un marchio di trasformarsi in business, sempre e ovunque. Dopo il Far East conquistato in tempi non sospetti, 30 anni fa, ecco i prossimi obiettivi dell’alfiere dell’italian way of life: Tonino Lamborghini

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La sua missione è portare il “sapore italiano” ovunque nel mondo. Ha cominciato realizzando orologi ispirati alla meccanica, agli spigoli duri delle fuoriserie che ha contribuito a creare lavorando fianco a fianco del padre, quel Ferruccio Lamborghini che ha dato vita a sogni su quattro ruote chiamati Miura e Countach. Oggi, a 30 anni di distanza, Tonino Lamborghini è il presidente di un gruppo conosciuto in tutto il globo, e che attraverso le sue licenze spazia dal fashion alla ristorazione, senza mai dimenticare l’antico amore per il design. Un marchio premium ma duttile, capace di adattarsi alle più svariate declinazioni del lifestyle a livello internazionale. E a chi obietta che le numerosissime operazioni di licensing e brand extension possano in qualche modo nuocere all’esclusività della griffe, Tonino Lamborghini risponde senza esitazioni: «Non si tratta di un’estensione totalizzante del brand, le attività del gruppo non fanno che riflettere la mia personalità eclettica».

Quest’anno festeggiate i 30 anni dell’azienda. Qual è il bilancio?

Credo di potermi dire abbastanza soddisfatto. Negli ultimi tre anni il brand ha consolidato il core business e ha aperto fronti completamente nuovi, sviluppando nuovi accessori e prodotti di design adeguati alle future esigenze di mercato. La strategia di posizionamento che il brand ha intrapreso ha visto quindi lo sviluppo di progetti dedicati a mercati più esclusivi e di lusso, sia nel campo del fashion che della ristorazione.

Nel 1981 disegna e realizza il suo primo orologio. Da quale intuizione nasce il marchio Tonino Lamborghini?

Stavo coadiuvando mio padre nelle aziende del Gruppo Lamborghini, ma sentivo il bisogno di fare qualcosa di esclusivamente mio, diverso dal mondo dei motori. Da sempre ero appassionato di moda e accessori, così ho fondato nel 1981 la Tonino Lamborghini Stile e Accessori. Non volevo permettermi il lusso di creare un’azienda con i soldi di mio padre. Troppo facile. Avevo già un nome importante che mi avrebbe aiutato in questa avventura. Così, con poche risorse ho mosso i primi passi in un mondo imprenditoriale creato da me. La mia forza erano le idee, una grande volontà e un po’ di fiuto. Mi piaceva tantissimo lo stile di marchi come quello di Gucci e di Hermès e mi sono ispirato a loro nel creare un’attività parallela di prodotti firmati Tonino Lamborghini. Come Gucci si ispirava al mondo equestre con elementi iconici come la staffa o il morso, io ho preso ispirazione dal cuscinetto, dalla biella, dal triangolo, dalle sospensioni. Ho sempre amato tutto ciò che richiede un lavoro meccanico, perché è correlato al mondo dell’ingegneria. Quindi la prima cosa che realizzai fu un orologio. Il primo mercato che ho conquistato è stato l’Italia, ma il grande successo è avvenuto a Honk Kong e in Cina, dove non a caso oggi Tonino Lamborghini è uno dei marchi più conosciuti.

Quali sono i valori alla base del marchio?

Reinterpretando i valori storici e la simbologia identificativa di famiglia, ho tratto ispirazione dalle precedenti esperienze professionali nel campo dell’ingegneria e del design per dare vita a un nuovo marchio dedicato agli accessori di lusso. Un mio caro amico, l’architetto Mario Volpi (che ha affiancato Lamborghini in molti progetti passati alla storia dell’azienda per innovazione, stile, ricerca, ndr), nel descrivere la mia azienda una volta ha dichiarato: «Tonino Lamborghini ha sentito la necessità di ripercorrere e sintetizzare tutto l’accumulo di informazioni che parlano di automobile e nella libera ma rigorosa combinazione delle famose linee, forme e volumi ha ritrovato con stupore le antiche origini della nostra civiltà» . Forse è un po’ pretenzioso… quindi, dovendo sintetizzare al massimo la filosofia alla base del mio marchio, direi che rappresenta un lifestyle con un certo carattere, ispirato a valori quali l’italianità, la creatività, la passione per la meccanica e per un design senza compromessi.

I vostri prodotti, ormai, si spingono ben lontano dai classici della moda e sono diventati arredamento, porcellane da tavola, accessori da golf, gastronomia e molto altro… A quali nuove aree di business state pensando?

Il lancio del nuovo Tonino Lamborghini Energy Drink è un esempio di storia recente che dimostra come l’azienda abbia saputo rinnovare la propria immagine pur mantenendo salde le proprie radici valoriali. Lanciato ufficialmente lo scorso maggio in Europa, ha in pochi mesi conquistato, oltre al già consolidato mercato europeo, il Nord Africa, il Medio Oriente, e nel prossimo futuro sbarcherà anche in Russia e in Cina. Un progetto dal respiro internazionale in cui il posizionamento del brand trova realizzazione in una distribuzione realmente esclusiva: la scelta dei migliori club e bar nelle principali città e metropoli garantisce infatti un’immagine coerente con quella del brand e una differenziazione lungimirante rispetto ai competitor. Naturalmente il design elegante e accattivante e la campagna di comunicazione incentrata sul concetto dello “Style Never Sleeps” rendono la bevanda energizzante la più esclusiva sul mercato. Agli inizi del prossimo anno, poi, faremo accompagnare l’energy drink a una vodka di elevatissima qualità, racchiusa in una bottiglia molto elegante.

Dal 2007 Tonino Lamborghini ha griffato anche caffè e hotel in giro per il mondo. Come si sono evoluti questi settori?

Nel 1991 abbiamo inaugurato il primo ristorante griffato Tonino Lamborghini. In questi ultimi tre anni abbiamo deciso di investire fortemente nell’ambiziosa, e nuova, sfida imprenditoriale volta alla realizzazione di Caffè Boutique, Caffè Lounge, Hotel, Residence e Apart-hotel capaci di diffondere il “sapore italiano nel mondo”. Locali caratterizzati da uno stile architettonico di tendenza con ambienti accoglienti ed eleganti, dove il valore del brand promette e mantiene una ricerca di eccellenza qualitativa riconosciuta universalmente. Un progetto, che abbiamo ribattezzato successivamente “Tonino Lamborghini Hospitality”, dedicato a una clientela di classe, consapevole ed esigente, per la quale è stata creata un’atmosfera al top dell’eleganza e della ricercatezza. La peculiarità è rappresentata da un concept studiato per integrarsi al luogo, alla città e al Paese di appartenenza, sempre rispettoso delle caratteristiche e delle prerogative della cultura locale, dell’estetica nativa, del gusto autoctono. Un mix di storia, tradizione e cultura dove le specificità dell’Italian way of life si esprimono con forza e vengono identificate nella loro dirompente vitalità, creatività e bellezza. Una filosofia che amo riassumere con una frase: “We can’t give you Italy but we’ll give you the feeling”. Tra le peculiarità dei locali, la presenza di opere d’arte contemporanea di artisti italiani che hanno saputo interpretare la filosofia del mio marchio con diversi supporti e forme artistiche.

In ambito Fashion cosa avete preparato per le prossime collezioni?

Stiamo realizzando una nuova linea di abbigliamento con un posizionamento alto e una diffusione soprattutto nel mercato del Far East. Ovviamente sarà un made in Italy con uno stile senza compromessi, come tutte le mie altre linee di prodotto. Per interpretare al meglio lo spirito del mio brand, ho chiamato un fashion coordinator con una grande esperienza nel fashion a livello internazionale. La prima stagione sarà la P/E 2013. Nel frattempo, a marzo, in un evento collaterale al Mido presenteremo la nuova linea di occhiali Tonino Lamborghini. Saranno caratterizzati dall’uso di materiali molto tecnici, come il carbonio, il titanio e il legno, e il design avrà chiari riferimenti al mondo dell’auto, con un elemento-chiave che ad ogni collezione si ripeterà in tutti i modelli. Anche in questo caso sarà una linea con il corretto posizionamento, cioè alto.

Quali sono le vostre novità di prodotto per il Natale 2011?

Per questo Natale abbiamo l’ultima novità della collezione di orologi ribattezzata “1947” in onore del mio anno di nascita, ma anche dell’anno in cui – con il primo trattore – mio padre ha dato vita all’azienda familiare. Questa collezione – realizzata in edizione limitata e numerata progressivamente – è composta da automatici complicati caratterizzati da uno stile più retrò rispetto ai miei modelli più sportivi come il più celebre Spyder. L’ultimo modello è il “Saltarello”, che ha un impatto visivo molto particolare.

Ad oggi sono sette le aree tematiche per la firma Tonino Lamborghini. Ciò significa che molte linee sono prodotte dai licenziatari. Come vengono seguite le varie fasi di realizzazione dei prodotti?

Da sempre ci affidiamo solo a partner che possono garantirci un’estrema qualità dei prodotti e una coerenza assoluta ai valori del nostro brand. Questo vuol dire che non affidiamo il marchio a soggetti terzi e a fine anno ci occupiamo solo di ricevere le royalties, ma seguiamo passo passo i nostri partner dalla fase di ideazione dei prodotti allo stile e al design dei singoli modelli e del packaging, alle strategie commerciali, fino agli strumenti di comunicazione e promozione.

Con circa 30 licenze, quali sono gli accorgimenti necessari affinché il marchio non subisca una sovraesposizione e un deprezzamento non solo nei confronti del consumatore finale?

Da trent’anni cerco di offrire al mio cliente ideale un lifestyle completo, perché chi ama il mio marchio possa indossarlo, usarlo come accessorio nel tempo libero, esporlo come complemento d’arredo, averlo sulla propria tavola o viverlo a 360 gradi nei miei ristoranti o alberghi. Può sembrare a volte un’esagerazione o un’estensione totalizzante del brand, ma in realtà riflette esattamente la mia personalità eclettica e il mio desiderio di sperimentare e spaziare in diversi campi e categorie merceologiche.

Che cosa vuol dire oggi essere made in Italy?

All’estero il mio brand è sinonimo di qualità, design ed eleganza. Sono valori che riconoscono più in generale a noi italiani, pertanto oltre alla moda – da sempre ammirata e copiata – e alla cucina, la domanda di prodotti made in Italy oggi passa anche attraverso complementi di arredo, come sedute, divani, letti e supporti per il riposo. Non a caso in Cina le mie linee Casa e Beds&Linen sono presenti nei migliori department store delle più importanti città metropolitane. E i cinesi sono proprio coloro che hanno meglio apprezzato i modelli di supporti per il sonno in fibra di carbonio e argento, tanto che abbiamo creato solo per quel mercato una versione speciale con fibre d’oro.

Se dovesse dare una definizione di stile, quale sarebbe?

Lo stile è sinonimo di cultura. Sono due concetti per me imprescindibili l’uno dall’altro.

Quali ripercussioni sta avendo sulla nostra immagine all’estero la non facile situazione politico-economica del Paese?

Al di là delle ripercussioni economiche, per fortuna la nostra immagine di maestri di stile non è ancora corrotta dalla nostra situazione politico-economica. Noi italiani abbiamo un carattere e una personalità che mettiamo in tutto quello che facciamo e che ci viene riconosciuta in tutto il mondo. Piacciamo anche per i nostri limiti e i nostri difetti, per fortuna.

Dal 1983 avete lanciato il marchio sul mercato asiatico, con il primo negozio monomarca ad Hong Kong. Come si è evoluto nel frattempo il mercato del Far East nell’ultimo decennio?

Il mercato asiatico è cambiato molto in questi anni. Sono diventati consumatori attenti e sempre più sofisticati. E mentre puntano a diventare il secondo mercato economico mondiale, hanno una capacità di spesa e un desiderio di lusso impensabile soltanto qualche anno fa. Perciò, per aver successo in questi Paesi, bisogna avere la capacità di proporre prodotti che rispecchiano un’idea di lusso, un concetto di qualità e uno spirito italiano. Per la Tonino Lamborghini quello cinese è un mercato chiave, se si considera che è stato lanciato in anteprima proprio ad Hong Kong l’icon phone Spyder, che oggi è distribuito in negozi monomarca e in corner esclusivi presso gioiellerie di alta gamma a Hong Kong e nelle principali città cinesi.

Come si sta sviluppando il vostro business in Italia e all’estero?

L’estero corre più veloce del mercato italiano, ovviamente. Comunque in percentuale si tratta di un 90% di mercato estero e 10% italiano.

Come prevede che si chiuderà il 2011?

Nonostante la difficile congiuntura economica italiana ed europea, avendo un marchio con un appeal forte sui mercati asiatici, posso confermare una chiusura positiva con un incremento sostanzioso rispetto all’anno precedente. L’azienda celebra quest’anno i 30 anni, ma negli ultimi due, con l’arrivo del nuovo amministratore delegato e la conseguente riorganizzazione dell’azienda, abbiamo sviluppato in modo più coerente ed articolato il mio concept del lusso. Nel tempo ho puntato quindi su diversi settori che sviluppano questo concetto e i traguardi sono stati raggiunti con molto impegno, con lo studio continuo e attento delle esigenze dei consumatori e con la qualità, che è il nostro valore principale.

Quali sono i vostri obiettivi di crescita?

Per i prossimi anni pensiamo di poter segnare un’ulteriore crescita del 30% sui mercati esteri. Infine, una parte della mia azienda si dedicherà a quello che io chiamo il “mio sesto figlio”: le city car e le golf cart elettriche Town Life. Il settore della piccole vetture è calato del 50% negli ultimi anni. Non sarà facile ripartire, ma punteremo sulle motorizzazioni elettriche di ultimissima generazione che rappresentano ormai il futuro. La caratteristica principale di queste vetture rispetto alle altre presenti sul mercato, oltre a un design un po’ retrò, è che sono molto sicure. Sono le uniche infatti dotate di un roll bar annegato, sono in fibra di vetro e carbonio e sono state studiate dall’ingegner Marmiroli, che è stato il padre della Diablo.

In quali aree geografiche vi svilupperete nei prossimi anni?

Negli ultimi anni il Gruppo ha finalizzato l’obiettivo strategico di entrare nei mercati in espansione, quale quello mediorientale. Nel prossimo futuro ci concentreremo sul Far East, oltre alla Cina, Singapore, Giappone, Taiwan, Korea, la nuova frontiera dell’ospitalità di lusso firmata Tonino Lamborghini. Per il prossimo anno, invece, stiamo studiando anche un importante progetto negli Stati Uniti.

LE PASSIONI DI TONINO LAMBORGHINI

MUSICAAscolto la classica e seguo le grandi orchestre

LIBROVolare alto di Matteo Marzotto

FILMHo amato La vita è bella, e sono affezionato ai film di Pupi Avati

HOBBYL’antiquariato, dalle fiere di settore ai mercati di nicchia

PROGRAMMA TVTutti e nessuno

LUOGOLe piazze medievali:la loro architettura, luoghi di vita e spiritualità

AUTOLe auto d’epoca sono una passione “antica”

SQUADRANon seguo il calcio ma simpatizzo per il Milan

PIATTOLa cucina mediterranea in ogni sua declinazione, dai tortellini alla pizza

SPORTTifo per mio figlio Ferruccio, centauro del team Ten Kate

Credits Images:

TONINO LAMBORGHINI presidente dell’omonimo Gruppo. Classe 1947, cinque figli, è l’erede di Ferruccio, fondatore della storca casa automobilistica. Dalla passione per la meccanica e il design delle supercar, Tonino ha sviluppato la sua idea imprenditoriale creando una multinazionale che ha fatto del licensing la chiave d’accesso ai principali mercati del lusso