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Bernhard Scholz nuovo presidente della Fondazione Meeting

Già presidente della Compagnia delle Opere, il consulente di direzione tedesco resterà in carica per il prossimo triennio

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Bernhard Scholz è il nuovo presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, realtà che organizza annualmente il Meeting di Rimini. Scholz, consulente di direzione tedesco, già presidente della Compagnia delle Opere dal 2008 fino allo scorso gennaio, succede a Emilia Guarnieri, che ha guidato la fondazione dal 1993, e nei prossimi tre anni sarà affiancato da un Consiglio di amministrazione composto anche da Andrea Simoncini, professore ordinario di Diritto costituzionale all’Università di Firenze, Giorgio Vittadini, professore ordinario di Statistica all’Università di Milano Bicocca, Guadalupe Arbona Abascal, professoressa di Letteratura spagnola all’Università Complutense di Madrid, e Marco Bersanelli, ordinario di Fisica e Astrofisica all’Università degli Studi di Milano.

«Cogliere l’eredità dei fondatori del Meeting», ha dichiarato Scholz, «vuol dire lavorare con passione e responsabilità perché il Meeting continui a crescere e a rinnovarsi con la linfa vitale dell’origine. Il drammatico momento di emergenza epidemiologica che stiamo vivendo ci richiama a una delle intenzioni principali che hanno segnato la storia del Meeting nei suoi 40 anni: riscoprire e testimoniare una speranza e un coraggio capaci di affrontare con libertà e responsabilità le circostanze anche difficili che la storia ci pone, una speranza che permette a ognuno, nella sua unicità, di contribuire al bene di tutti, attraverso i suoi talenti e le sue fragilità, attraverso le sue conoscenze e le sue domande».

«La necessità assoluta, in queste settimane, di ridurre al minimo indispensabile i contatti», ha aggiunto il neopresidente, «ci rende ancora più consapevoli di quanto noi viviamo di relazioni, del valore dell’incontro e del dialogo, dello scambio di esperienze e, soprattutto, della condivisione. Guardando ai medici e agli infermieri che, in queste ore drammatiche, in mezzo a mille difficoltà, curano con dedizione straordinaria, al limite delle proprie forze, i pazienti affetti dal Coronavirus, possiamo riconoscere con ammirazione e gratitudine come la condivisione, fino al sacrificio, non solo è un bene prezioso per tutti, ma anche il seme del cambiamento».

«Anche di fronte alle crescenti contrapposizioni politiche ed economiche, a livello internazionale e all’interno dei popoli, di fronte alle sempre più frequenti solitudini esistenziali e disagi sociali», aggiunge Scholz, «niente è oggi più necessario del fare esperienza di relazioni positive, in cui l’impegno autentico con la propria vita e il proprio lavoro permettono di riscoprire la forza del bene e del dialogo. Solo così anche l’economia e la politica potranno affrontare in modo lungimirante i problemi che incombono su di noi».

Il titolo del prossimo Meeting Privi di meraviglia, restiamo sordi al sublime, una frase del filosofo ebreo Abraham Joshua Heschel, «vuole essere, in questo senso», conclude Scholz, «un invito appassionato a riconoscere la realtà come “porta” al sublime, cioè al significato della vita e delle sfide che oggi viviamo. Insieme ai collaboratori della Fondazione, a tutti i volontari e a tutti coloro che vogliono offrire il loro contributo desideriamo che il Meeting sia sempre più un luogo d’incontro e di riconoscimento di ogni autentico tentativo e coraggioso impegno umano, di quella “serietà nella vita” che, come don Luigi Giussani ci ha testimoniato e consegnato, “è passione per il significato […] una passione per la vita che renda capaci di amicizia”».

Credits Images:

Foto meetingrimini.org