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Lifestyle

Safilo, senza Armani si rischiano 1.000 esuberi

Persa la licenza della maison italiana, il gruppo veneto dell’eyewear presenta il proprio piano industriale

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Un migliaio di esuberi. A Safilo costa carissimo il mancato rinnovo della licenza con il Gruppo Armani. L’azienda veneta dell’eyewear, presentando il proprio piano industriale, ha reso noto che «preliminarmente sono stati identificati 1.000 esuberi sui siti italiani, tutti derivanti dal mancato rinnovo della licenza Armani». L’azienda precisa di «aver immediatamente avviato un tavolo negoziale con le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei lavoratori, per definire il migliore assetto industriale ed organizzativo futuro, con l’obiettivo di minimizzare l’impatto sociale e di salvaguardare la competitività aziendale a favore dei lavoratori che rimarranno in forza, realizzando i piani a medio e lungo termine per i quali il “Made in Italy”, l’innovazione e la qualità del prodotto rimangono assolutamente prioritari. A tal fine – prosegue la nota Safilo – è già stato fissato un serrato calendario di incontri tecnici di approfondimento tra le parti durante il quale si lavorerà per individuare tutte le possibili soluzioni condivise per la migliore gestione del problema degli esuberi».

Safilo produce e commercializza le proprie collezioni – Safilo, Carrera, Polaroid, Smith Optics, Oxydo, Blue Bay – e le collezioni in licenza Alexander mcqueen, A/X Armani Exchange (fino al 2012), Balenciaga, Banana Republic, Bottega Veneta, BOSS Black, BOSS Orange, Céline, Dior, Emporio Armani (fino al 2012), Fossil, Giorgio Armani (fino al 2012), Gucci, HUGO, J.Lo by Jennifer Lopez, Jimmy Choo, Juicy Couture, Kate Spade, Liz Claiborne, Marc Jacobs, Marc by Marc Jacobs, Max Mara, Max&Co., Pierre Cardin, Saks Fifth Avenue, Tommy Hilfiger, Yves Saint Laurent.

Credits Images:

Il sito produttivo Safilo