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Lifestyle

Moda uomo, stile country

Pratica e casual, ma senza perdere di stile. Così si è evoluta l’eleganza maschile per la vita all’aria aperta, tra tartan, impermeabili ed eredi delle storica redingote

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Erano gli anni a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo e in Inghilterra ebbe inizio un fenomeno dalle conseguenze epocali: la Rivoluzione Industriale. Il suo sviluppo, reso possibile da una serie di condizioni favorevoli – una su tutte il favore delle istituzioni verso l’iniziativa individuale – portò un’elevata ricerca scientifica, scoperte tecnologiche innovative e lo sviluppo del capitalismo nelle campagne. Grandi e medi proprietari terrieri, talvolta nobili e talvolta borghesi, grazie alle ingenti somme di denaro disponibili riuscirono a rendere le proprie tenute dei piccoli imperi. Chi ha letto i romanzi di Jane Austen, portavoce eccelsa della società di cui si parla, sa quali erano le abitudini quotidiane di allora. Il tempo scorreva lento e gentile tra la gestione dei terreni e dei contadini – compito rigorosamente maschile – e i tragicomici tentativi di accasare le figlie femmine, dovere che spettava alla madre di famiglia (ricordate una certa Signora Bennet?).

Si deve a questo momento storico la nascita di alcuni elementi del guardaroba maschile che, oggi, sono considerati indispensabili

Le passeggiate nella brughiera erano all’ordine del giorno e le battute di caccia non mancavano. Pur essendo benestanti e non dovendo avere un contatto diretto con la coltivazione della terra, la vita in campagna portò a un necessario cambiamento dell’abbigliamento: più ruvido e meno imbellettato di quello cittadino, doveva essere pratico senza perdere di stile. Ciò accadde soprattutto per la moda maschile che, in quel periodo, registrò una svolta radicale. L’uomo borghese, desideroso di distinguersi dall’oziosa nobiltà e di esprimere la propria serietà nel mondo del lavoro, abbandonò le frivolezze barocche – figlie dirette del costume in voga nell’ormai decaduta corte di Francia – per un abbigliamento austero. Decorazioni ridotte al minimo, la seta scalciata via da resistenti tessuti di panno, linee e tagli semplificati: queste le caratteristiche principali del nuovo stile maschile, specchio diretto dei valori della nuova classe, lavoratrice e amante della vita all’aria aperta. Si deve a questo momento storico e a queste condizioni sociali la nascita di alcuni elementi del guardaroba maschile che, oggi, sono considerati indispensabili. Come la contemporanea giacca da città, erede diretta della redingote: nata come giacca da equitazione – il suo nome deriva dall’espressione riding-coat – è stata per anni in bilico tra il mantello e il capospalla vero e proprio. Nel ‘700 aveva le sembianze di un grande mantello con cui l’uomo si copriva mentre andava a cavallo, successivamente mutò per trasformarsi addirittura in un abito femminile, per poi apparire, nella seconda metà dell’800, nella sua forma definitiva: un mantello dalla vestibilità aderente, cinturato e svasato fino all’orlo.

DAL CAPPOTTO AL TRENCHLa linea attillata della redingote e di altri capi maschili, come il panciotto, nella seconda metà dell’800 fu poi sostituita da abiti decisamente più ampi. È il caso del cappotto, indumento nato dalle influenze dell’abbigliamento della marina militare, avvolgente e comodo. Ed è, inoltre, il caso del Mackintosh, detto anche Mac o Riding Mac. Era il 1823 quando Charles Macintosh, chimico scozzese autodidatta, inventò il primo impermeabile della storia della moda. Macintosh, dopo aver iniziato a guadagnarsi da vivere come commerciante di tinture per tessuti, iniziò a interessarsi alle stoffe. Ciò che desiderava maggiormente era trovare un modo nuovo di impiegare la nafta, elemento più che presente nel suo laboratorio. Un giorno, reduce da numerosi esperimenti più o meno riusciti, decise di mischiare alla nafta la gomma indiana: l’intruglio ottenuto era un materiale dall’aspetto plastico e flessibile. L’idrorepellenza nacque dal processo, sempre a opera del chimico, di spalmatura di questo composto su un primo tessuto e, successivamente, dall’applicazione di un secondo strato di stoffa. Le gocce d’acqua, spesso improvvise nella campagna inglese, non potevano più passare attraverso l’indumento: il corpo si manteneva asciutto e l’abito si arricchiva di un alto livello di praticità. Tuttavia i primi impermeabili, messi in vendita a Glasgow nell’ottobre del 1823, non vennero accolti con grande entusiasmo. Il capo, pur mantenendo la promessa di riparare dalle intemperie, aveva un pessimo odore dovuto alla gomma. Negli anni il Mackintosh subì non poche variazioni che lo portarono a diventare un’icona indiscussa della moda, tanto da diventare l’identificazione di un marchio: Burberry. Nonostante Macintosh sia stato il primo a concepire un indumento impermeabile, è, infatti, a Thomas Burberry che si deve la fama di questo capo intramontabile. Introducendo un tessuto come il gabardine – stoffa di lana o di cotone a tessuto diagonale – rese il trench più adattabile al corpo ed eliminò quello sgradevole olezzo che non fece la fortuna del suo inventore. Il trench di Burberry si distinse arricchendosi del tartan, pattern molto caro alla tradizione scozzese: elemento identificativo dei clan nobiliari, è il classico check che può essere tradizionalmente reinterpretato seguendo la gamma di colori dei rossi, dei blu, dei verdi e dei neri.

BENVENUTI PANTALONICosì come le opulenze dell’abbigliamento maschile erano scomparse, anche le brache (dette anche breeches), tipiche del ‘700, non erano più le predilette dal gentiluomo inglese. Al loro posto, invece, presero piede i pantaloni: vita alta, doppia abbottonatura sul davanti e bretelle. In lino, cotone o lana, i trousers erano caratterizzati da una vestibilità ampia e, talvolta, prevedevano le ghette sottopiede. Nonostante inizialmente fossero utilizzati solo di giorno, successivamente furono accettati anche nelle serate mondane, anche se con qualche remora. Si racconta che una sera, durante una festa all’Almack’s Assembly Rooms – uno dei club più celebri e d’elite dell’epoca – fu negato l’accesso al Duca di Wellington, personaggio di spicco del tempo: il motivo, oltre a un notevole ritardo, erano i pantaloni indossati al posto delle tradizionali brache da sera.Ambasciatori per eccellenza del country style odierno sono le famiglie della nobiltà contemporanea, una su tutte la casa reale di Windsor. Molti avranno in mente le immagini del Principe Carlo mentre cammina tra le radure, armato di bastone da passeggio, con i suoi figli ancora bambini. E ancora gli stessi William e Harry, ormai adulti, mentre da giocano prodigiosamente a polo: una t-shirt (una polo, per l’appunto), un paio di stivali cavallo e dei pantaloni bianchi, elegantemente sportivi, ça va sans dire.

IL CASUAL NEL XXI SECOLOAnni, decadi e secoli sono passati dalla nascita di questo stile e la moda, nella sua evoluzione, ne ha viste di ogni. Sta di fatto, tuttavia, che la rivoluzione dell’abbigliamento ottocentesco dovuta alla vita nelle campagne ha portato a cambiamenti epocali: le innovazioni di allora sono diventate i classici intramontabili di oggi, trasformandosi in un sine qua non del guardaroba dell’uomo elegante. L’impermeabile, così come il tartan e la giacca da giorno sono considerati elementi indispensabili del ben vestire maschile: capire come – e soprattutto perché – siano nati è un affascinante viaggio nel tempo. Una vita all’aria aperta richiede praticità, stile e abiti che possano essere performanti, adattabili ai repentini e possibili cambi d’umore del tempo. Scegliere una giacca è, in questo più che in altri casi, una decisione da prendere con cura. Il trench di Esemplare è una moderna reinterpretazione dell’impermeabile di primordine: bicolore, realizzato in tessuto Forniture civili Marzotto e reversibile è adatto non solo alla vita in campagna, ma anche a quella cittadina. Decisamente più tecnica la proposta di Tucano Urbano 360°: la nuova Smart Jacket è in tessuto jersey con trattamento idrorepellente e antimacchia Teflon. La giacca, inoltre, è completamente impermeabile grazie alla membrana interna e alle cuciture nastrate del sistema Hydroscud. Divertente l’alternativa di Paul & Shark che propone uno skipper blu con la classica stampa a bandiere del brand. Ma non solo le giacche rendono ricercato il country style. La camicia di American Vintage in cotone con collo alla coreana e taschino applicato è una valida opzione alla camicia da ufficio: per sentirsi sempre eleganti, anche all’aria aperta. È facile essere sorpresi da un’improvvisa folata di vento, con conseguente cambio di temperatura: ecco perché avere con sé un golf come quello di Boggi Milano, una maglia a girocollo in cotone e lino blu indigo lavorata a treccia, potrebbe essere una soluzione azzeccata. Tatras, invece, presenta una giacca informale grigia in piquet di cotone – un capo casual senza perdere di eleganza. Interessante anche la polo nera con polsini e colletto a contrasto di Hamaki Ho, per sentirsi ancora più liberi nei movimenti. Non c’è niente di più adatto di un bel jeans per una passeggiata in campagna: AG – The Matchbox propone un denim dal taglio lineare e dritto dall’appeal classico.

PARTICOLARI IMPRESCINDIBILIDa non trascurare gli accessori: lo zaino di Piquadro Sartoria nasce come porta computer, ma è facile immaginarselo sulle spalle mentre si attraversano boschi e prati. Fatto a mano in Toscana con pregiato vitello pieno fiore, può essere personalizzato in ogni suo particolare scegliendo le finiture metalliche, il colore di patta, tasca, spallacci e manico. La cintura in pelle di Salvatore Ferragamo è un classico intramontabile, adatto a qualunque occasione. La raccomandazione è quella di ricordare sempre un paio di occhiali da sole, accessorio imprescindibile della vita all’aria aperta: Tonino Lamborghini propone i modelli della linea classica 1947 con montature in legno e in metallo color oro. La decorazione sulle aste è ispirata alle cerniere delle portiere delle auto sportive d’epoca. I polacchini di Lumberjack in pelle scamosciata con fondo di gomma sono poi l’alternativa perfetta alle costrittive scarpe da ufficio: contemporanee e confortevoli, mentre le calze in filo di scozia con riga diagonale in rilievo di Borghi Uomo sono il tocco in più per un perfetto country style. E se, improvvisamente, si viene colti da pungenti gocce di pioggia? L’ombrello della storica Ditta Maglia, interamente fatto a mano e in tessuto jacquard in poliestere resinato con bastone in acero, sarà la soluzione perfetta.

Credits Images:

Una fonte d’ispirazione può essere lo stile british d’altri tempi dei protagonisti della serie in costume Downton Abbey