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Lifestyle

Moda bimbo, un miliardo di export e tanti sorrisi

I dati presentati all’inaugurazione di Pitti bimbo: è uno dei pochi mercati interni che non soffrono

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Un miliardo di export su quasi 2,6 miliardi di fatturato della moda infantile. Mentre si inaugura Pitti Bimbo (25-27 giugno), i dati del 2014 raccontano un anno che ha chiuso la parentesi negativa del 2012/13 per tornare a crescere e riagganciare i numeri del 2011 con buone prospettive di crescita anche. Le vendite del primo trimestre mostrano una crescita del solo abbigliamento per neonati del 6,9%, con Spagna e Regno Unito a quota +30% (Germania ferma invece a +3,2%).

L’incidenza media delle vendite all’estero sui fatturati è arrivata al 35,8%, con un incremento dell’8,4% sul 2009. Le esportazioni totali, secondo i dati Smi, hanno toccato quota 950 milioni di euro (+7,7%), a fronte però anche di un balzo delle importazioni del 10,2% da 1,52 a 1,67 miliardi. Il deficit della bilancia commerciale settoriale torna dunque a calare, portandosi a -728 milioni di euro (-90 milioni).

Fra i canali distributivi, tra la primavera-estate 2014 e l’autunno-inverno 2014-2015 le catene si sono confermate primo canale con un’incidenza del 50,5% sul totale ma con un leggero stop (-0,1%). In aumento dell’8,1% i grandi magazzini e del 19,7% le grandi superfici. Crollano gli outlet (-26,1%) , mentre l’ecommerce schizza del +100,6% e arriva a poco meno del 3% del mercato. I negozi in difesa tengono il 15,7% ma perdono il 9,5%.

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© Liu Jo