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Formula 1: l’attesa è finita

Tutto quello che bisogna sapere sul Mondiale a quattro ruote più seguito e blasonato, che debutterà il 25 marzo con il Gp di Melbourne, in Australia

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Un’avvertenza: se siete appassionati di Formula 1, non avete Sky e, in particolare, il pacchetto Sport, questa stagione per voi sarà complicata, poiché solo la tv satellitare trasmetterà in diretta tutti i 21 gran premi. Chi non volesse pagare l’obolo dovrà rassegnarsi alle differite e alle quattro dirette su Tv8, mentre se si accetteranno le condizioni imposte dalla filiale italiana dell’impero di Rupert Murdoch ci si potrà districare tra ore e ore di news, anteprime, interviste e rubriche per un totale di 30 ore a evento spesso, diciamocelo, decisamente superflue.

Il piloti in gara: nessun italiano in Formula 1

Sì, perché ai veri appassionati interessa soprattutto quello che succede tra lo spegnimento dei semafori e lo sventolio della bandiera a scacchi, ovvero molto semplicemente più le gesta dei piloti degli infiniti bla-bla. Gli eroi del volante saranno 20 e rappresenteranno 16 nazioni, purtroppo ancora una volta Italia esclusa dato che l’enfant prodige Antonio Giovinazzi non ha trovato un sedile. I francesi intanto gongolano per un presunto primato, dicono che loro ne hanno tre, anche se in effetti il portacolori del team Haas, Romain Grosjean, batte bandiera svizzera e di francese ha solo il passaporto. Due anche i tedeschi, i finlandesi e gli spagnoli, mentre brilla l’assenza di brasiliani dopo l’addio bis di Felipe Massa. In onore del business ci saranno più gare che piloti, 21, con la prima accensione dei motori nel weekend del 25 marzo a Melbourne, in Australia, l’ultima il 25 novembre ad Abu Dhabi. Nel mezzo un periplo del pianeta che passerà per Cina, Bahrain, Azerbaijan, Singapore, Russia… Naturalmente gli appuntamenti veramente imperdibili restano sempre gli stessi, quelli classici come Montecarlo, Silverstone, Spa e Monza. La battaglia dei motori alle porte di Milano è fissata per il 2 settembre con il Gp di Monza e l’attesa, siccome le speranze del popolo dei ferraristi sono enormi, è già spasmodica al punto che i biglietti più scarsi sono quotati sopra i 100 euro.

Formula 1: cosa cambia nel Mondiale 2018

A proposito di numeri, ogni squadra potrà usare nel corso della stagione tre propulsori (uno meno dell’anno scorso) per evitare di incorrere in una serie di cervellotiche penalizzazioni sulla griglia. «È una pazzia», ha commentato lapidario Andy Cowell, capo reparto motori della Mercedes, pensando che potrà usare solo tre turbocompressori, due pacchi batterie e altrettante centraline elettroniche. Smaltita l’arrabbiatura ha potuto comunque consolarsi in quanto le frecce d’argento restano le ovvie favorite del mondiale, anche in virtù del fatto che nelle stagioni passate hanno dimostrato di saper sfruttare magistralmente le gomme. Che offrono sempre più opzioni dato che le mescole slick da asciutto, messe a disposizione dalla Pirelli, diventano addirittura sette. Ed è degna di nota l’insolita strategia di marketing del gommista-monopolista: «Speriamo in un maggiore degrado delle gomme per vedere più sorpassi», ha dichiarato il responsabile corse Mario Isola. Un paradosso che meriterebbe un approfondimento: ve lo vedete qualsiasi altro prodotto che per dimostrare quanto vale viene progettato per scassarsi prima? Dal dubbio a una certezza, quella dei ritorni di Francia e Germania, che rientrano in possesso dei rispettivi gran premi con sede a Le Castellet (sullo storico circuito Paul Ricard) e Hockenheim, mentre la Malesia saluta, almeno per ora, la folla. Ma tra le grandi novità della stagione 2018-2019 c’è anche un botto mediatico che coinvolge soprattutto i tifosi nostrani. È il ritorno dopo 30 anni dell’Alfa Romeo, che ha stretto un accordo tecnologico e commerciale con la Sauber, una nobile decaduta che l’anno scorso è riuscita a prendere sonore mazzate proprio da tutti. Un azzardo? Forse, ma se Sergio Marchionne ha etichettato il revival in pista del Biscione «una gran figata», mandando per una volta a quel Paese l’etichetta, un motivo c’è e consiste nella necessità di ridare lustro a un marchio dalle enormi potenzialità sui mercati internazionali, ma reso opaco dal troppo reiterato lancio di modelli azzeccati come il sale nel caffè. Nel frattempo Marcus Ericsson, il driver che guiderà al soldo del team svizzero per il quarto anno consecutivo, ci spera e dice: «Per noi è una grande occasione», anche pensando al fatto che la nuova partnership porta nelle casse della squadra inedite quantità di denaro fresco. E poi il motore è la power unit Ferrari 2018, mentre nella gestione tecnica entrano ingegneri di scuola Alfa, una manna dal cielo per una macchina che ha avuto proprio nella mancanza di sviluppo il suo tallone d’Achille. Ai tamburi targati Alfa potrebbero rispondere le trombe della Maserati, che sta corteggiando un’altra squadra a corto di sponsor e quattrini, la Haas (che possiede già un po’ di fluidi italiani nei condotti per via della collaborazione tecnica con Dallara). «Siamo aperti al dialogo», ha detto il team principal Gunther Steiner, dipinto in una vignetta con le pupille a forma del simbolo del dollaro, che poi però ha messo in chiaro che «dobbiamo evitare di svenderci perché se ti concedi a buon mercato non riconquisterai più il tuo valore…».

L’addio delle ombrelline dal circus

Parole aziendalmente sante, assai più sensate di quelle che escono di bocca al boss di Liberty Media Corporation, il colosso da cinque miliardi di dollari che ha comprato tutto il circo della Formula 1 da Bernie Ecclestone. Loro sono americani e quindi per “impacchianire” lo spettacolo a misura di yankee puntano a introdurre regole strampalate a partire dal 2021, cosa che ha fatto imbufalire Sergio Marchionne fino a fargli minacciare la secessione delle sue rosse. Tranquilli, il Super Bowl su ruote non ci sarà mai, senza i cavallini neri su fondo giallo la Formula 1 sarebbe una garetta qualunque… Al massimo Chase Carey, Chairman del colosso a stelle e strisce per la F1 che ha deciso di cancellare dalle griglie di partenza dei gran premi le “ombrelline girl”, otterrà un gran premio a New York, un gran bel vedere con i mezzi di Sky…

Credits Images:

Il pilota Ferrari Sebastian Vettel durante le prove libere del Gp d'Australia 2018