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Hi-Tech

Blockchain in crescita: nel 2019 +56% di progetti nel mondo

In Italia gli investimenti sono cresciuti del 100% rispetto al 2018. Ma le applicazioni concrete sono ancora poche

Il 2019 è stato un anno molto positivo per la blockchain, che sta finalmente raggiungendo la consacrazione definitiva. Lo scorso anno, infatti, nel mondo sono stati avviati 488 progetti di blockchain e distributed ledger: ben il 56% in più rispetto al 2018. Negli ultimi quattro anni, complessivamente i progetti dedicati a questa tecnologia sono stati 1.045. Sono alcuni dei dati della ricerca condotta dall’Osservatorio Blockchain e Distributed Ledger della School of Management del Politecnico di Milano. Grandi aziende, governi, istituzioni pubbliche e startup, dunque, hanno iniziato a spingere sul pedale dell’acceleratore. A oggi, però, le tecnologie non sono ancora pienamente mature e le applicazioni concrete sono ancora poche. E, infatti, sui 488 progetti annunciati nel 2019, solo 158 sono implementativi: 67 nel settore finanziario, 25 nelle pubbliche amministrazioni, 15 nell’agro-alimentare e 11 nella logistica. Nella maggior parte dei casi, riguardano i pagamenti (44), la gestione documentale (42) e la supply chain (31). E per il 65% di essi le aziende hanno preferito creare nuove piattaforme piuttosto di utilizzare quelle esistenti.

La blockchain in Italia

I Paesi più attivi nella blockchain? In prima posizione ci sono gli Stati Uniti, con 53 casi censiti, in seconda la Corea del Sud, con 31, e in terza la Cina, con 29. L’Italia non sta andando male su questo fronte: con 16 progetti, è seconda in Europa, appena dopo il Regno Unito, a 17. Lo scorso anno, nella nostra Penisola gli investimenti hanno raggiunto i 30 milioni di euro: non si tratta di una grande cifra, ma è comunque in crescita del 100% rispetto al 2018. Del resto, nel Belpaese solo il 37% delle grandi aziende e il 20% delle PMI conoscono le possibili applicazioni di blockchain e distributed ledger e ancora meno sono quelle che pensano che queste tecnologie avranno un impatto positivo sul loro business nei prossimi cinque anni (il 12% delle grandi e il 3% delle medio-piccole). In Italia, oltre il 40% della spesa è destinato a finanza e assicurazioni e il 30% in ambito supply chain e tracciabilità di prodotto, specie nel settore agro-alimentare.