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Hi-Tech

Addio al giradischi più amato dai deejay

A quasi 40 anni dalla nascita del Technics SL 1200 Panasonic, detentore del marchio, cessa la produzione dei giradischi analogici e destina gli operai che li costruivano ad altre mansioni

Altro che il Walkman di Sony, il mondo dei deejay è in lutto per la decisione di Panasonic di cessare la produzione dei giradischi analogici, tra cui il rivoluzionario Technics SL 1200, un vero e proprio pezzo di storia della musica, sia come icona tecnologica che come strumento musicale. Nell’era del digitale, di iTunes e di iPod, cade quindi un altro baluardo della musica che riporta alla mente i vecchi dischi in vinile, le cover colorate (realizzate anche da grandi artisti come la celebre banana di Andy Warhol sull’album dei Velvet Undergound), ma soprattutto il fruscio di fondo che contribuiva a rendere romantica la musica.Purtroppo il mercato ha le sue leggi e Panasonic, detentore del marchio Technics, ha deciso di rinunciare a un prodotto ‘di nicchia’ come i giradischi analogici per destinare gli operai ad altre mansioni. Fin dal suo arrivo nel 1972, il Technics SL 1200 rivoluziona il mercato con un sistema di trazione diretta che va a sostituire la più comune (a quell’epoca) trazione a cinghia. Questo fa si che il prodotto, nato come giradischi di alta fedeltà per il mercato audiofilo, viene ben presto adottato dai disc jockey di radio e discoteche, grazie alla sua capacità di raggiungere rapidamente la velocità standard per la riproduzione del vinile (33 o 45 giri).Con la seconda versione, l’SL 1200MK2 del 1979, gli ingegneri completano l’opera aggiungendo un cursore verticale per variare la velocità di rotazione del piatto, permettendo così al dj, che ne utilizza due alla volta insieme a un mixer, di rallentare o accelerare il tempo delle canzoni per poterle missare in sequenza senza interruzioni. Da quel momento i dj di mezzo mondo lo eleggono a vero e proprio strumento musicale.L’avvento del cd ed il più recente mp3 fanno si che a poco a poco il Technics venga rimpiazzato da altri apparecchi per la riproduzione. La Pioneer è la prima a fiutare il business della musica digitale, proponendo il suo Cdj 100 prima e più di recente il Cdj 1000, ritagliandosi una fetta di mercato importante di “ex divoratori” di vinile, passati ai nuovi supporti. Negli anni successivi, fino ad arrivare ai giorni nostri, si sono poi affacciate sul mercato aziende che hanno proposto software che trasformano giradischi e vinili in banali controller per manipolare i file mp3 (come fossero essi stessi dei vinili) in realtà riprodotti dal pc.A quasi quarant’anni dalla sua nascita e dopo oltre tre milioni di esemplari, il Technics SL 1200 va in pensione per entrare nelle teche dello Science Museum di Londra.