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Privacy, Facebook cambia dopo il caso Cambridge Analytica

Il social network aggiorna le Condizioni d’uso e la normativa sui dati con l’obiettivo di fare chiarezza. Ecco come

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Più chiarezza nell’utilizzo nelle condizioni d’uso di Facebook e nella Normativa sui dati personali. È quanto annunciato dal social network più famoso al mondo, che corre ai ripari dopo il caso Cambridge Analytica, società che sfruttava i dati degli utenti (87 milioni di profili coinvolti, 214 mila in Italia) per indirizzare i flussi elettorali.

Facebook ha annunciato l’intenzione di voler mostrare alle persone in modo più chiaro come funzionano i suoi servizi, “in modo che possano prendere decisioni consapevoli in merito alla loro privacy”. Vengono così aggiornate le Condizioni d’uso, dove verrà spiegato in un linguaggio più semplice i servizi offerti. Inoltre, sta per essere adeguata la Normativa sui dati, per spiegare meglio quali dati vengono raccolti e come sono utilizzati su Facebook, Instagram, Messenger e sugli altri prodotti della società di Menlo Park. “Questi aggiornamenti hanno l’obiettivo di fare chiarezza”, si precisa in una nota. “Non stiamo chiedendo nuovi diritti per raccogliere, usare o condividere i dati degli utenti su Facebook e non stiamo modificando nessuna delle scelte sulla privacy effettuate dalle persone in passato”.

Ecco alcuni esempi di cosa sarà possibile trovare sul social network:

  • Nuove funzionalità e strumenti: informazioni sulle funzionalità introdotte di recente. Dall’ultimo aggiornamento delle Condizioni d’uso e della Normativa sui dati di tre anni fa, infatti, ora è possibile acquistare e vendere su Marketplace, effettuare una raccolta fondi per una causa particolarmente cara, condividere Live e video a 360° e aggiungere effetti creativi alle proprie foto.

  • Esperienza personalizzata: Facebook si impegna a fornire maggiori informazioni su come funziona il social. “Vogliamo spiegare come utilizziamo i dati e perché si tratta di un’operazione necessaria per personalizzare i post e le pubblicità che ognuno vede, così come per i Gruppi, gli amici e le Pagine suggerite”.

  • Cosa condividiamo: “non venderemo mai le informazioni delle persone a nessuno”, si precisa dal social network. “Abbiamo la responsabilità di mantenere al sicuro le informazioni delle persone e imponiamo ai nostri partner severe restrizioni sull’utilizzo e la divulgazione dei dati. Nella nostra Normativa sui dati spieghiamo tutti i casi nei quali condividiamo le informazioni e rendiamo più chiaro il nostro impegno nei confronti delle persone”.

  • Pubblicità: le persone hanno il pieno controllo delle inserzioni pubblicitarie che vedono e non vengono condivise le loro informazioni con gli inserzionisti. La Normativa sui dati spiega in modo approfondito in che modo decidiamo quali inserzioni mostrare agli utenti.

  • Una sola azienda: Facebook fa parte della stessa azienda di WhatsApp e Oculus e spiegherà come condivide servizi, infrastrutture e informazioni. Si chiarisce, inoltre, che Facebook è l’azienda che fornisce i servizi Messenger e Instagram, che ora hanno tutti la stessa Normativa sui dati. L’esperienza non cambierà nell’utilizzo di questi prodotti.

  • Informazioni sul dispositivo: le persone hanno chiesto di poter vedere tutte le informazioni che Facebook raccoglie dal dispositivo che utilizzano e se rispettiamo le impostazioni del dispositivo da loro selezionate (in breve: queste impostazioni vengono rispettate). Sono stati aggiunti maggiori dettagli in merito alle informazioni che vengono raccolte quando gli utenti sincronizzano i loro contatti da alcuni dei prodotti di Facebook, compresa la cronologia di chiamate e sms, argomento su cui le persone hanno recentemente chiesto informazioni.

  • Segnalare comportamenti dannosi: spieghiamo in maggior dettaglio come combattiamo gli abusi e come indaghiamo sulle attività sospette, anche analizzando i contenuti condivisi dalle persone.

Per i prossimi sette giorni, le persone potranno fornire il loro feedback sulle Condizioni d’uso e la Normativa sui dati. Una volta finalizzati, la società pubblicherà questi documenti e chiederò alle persone di dare il loro consenso su Facebook, insieme alle informazioni sulle scelte a disposizione degli utenti in merito alla loro privacy.

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