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Iab Forum, il futuro della pubblicità online è social e mobile

Le inserzioni sul Web segnano +12,7% nonostante la crisi, volano social e mobile. Anche se le previsioni per il 2015 non sono ottimistiche

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Crescita a doppia cifra: una manna in tempi di crisi. A realizzarla è la pubblicità digitale che viene celebrata a Milano dallo Iab Forum oggi e domani (25-26 novembre)

L’adv online vale due miliardi di euro e – come anticipato al Corriere della Sera dal vice presidente Iab Italia, Michele Marzan – registra «un +12,7% in un contesto macroeconomico difficile. Internet si conferma in grado di camminare sulle proprie gambe, come rilevato dai dati elaborati da Nielsen e Politecnico di Milano».

CRESCITA COSTANTE. Secondo anno di sprint dopo il 7,7% del 2013, ma le previsioni per il 2015 non sono altrettanto ottimistiche.

«Potremo dire qualcosa in più in primavera, ma sarà difficile mantenerci oltre il 10% anche il prossimo anno», continua Marzan.

SOCIAL E’ BELLO. Oltre agli evergreen Search (motori di ricerca) e banner, i leoni del mercato sono video e social network: rispettivamente +25% e +70%

«Gli investitori vanno dove trovano vantaggio, soprattutto in un momento che richiede razionalizzazione delle risorse e massimizzazione degli investimenti. Il tasso di crescita di Facebook parla da solo (20 milioni gli utenti italiani attivi e 30 milioni le pagine fan gestite dalle piccole medie imprese, ndr)», replica Marzan.

Su questa stessa linea, c’è la pubblicità programmatica, modalità di vendita delle inserzioni sulla base di profilo, abitudini e preferenze segnate durante la navigazione dagli utenti (con tutte le questioni di privacy che si porta dietro). Anche in questo caso la crescita è al 10% del display advertising (ma negli Usa è già il 50%).

MOBILE E’ PURE MEGLIO. Ma la nota più lieta è quella del mobile: l’adv sugli smartphone vola a +50%, per un valore complessivo di 290 (15% della torta).

«A puntare su smartphone e tablet non sono più solo le aziende che vendono prodotti pensati per le piattaforme mobili, si iniziano a vedere anche realtà automotive, telco ed entertainment», spiega Valsecchi, responsabile dell’Osservatorio del Politecnico. Guardando i dati di Flurry sul mercato americano – anticipatore di tutte le tendenze – le app conquistano l’86% della navigazione in mobilità.