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Il futuro dei brand? Rispondono i dati. WPP porta in Italia BAV

La multinazionale della creatività presenta nel nostro Paese la piattaforma Brand Asset Valuator con l’obiettivo di supportare crescita e trasformazione dei marchi, basandosi su più di 15 miliardi di dati provenienti da milioni di consumatori

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Oltre 15 miliardi di dati, raccolti analizzando il sentiment di più di 2 milioni di persone su 60 mila brand in 51 mercati globali. È questo il patrimonio della piattaforma BAV, il Brand Asset Valuator di WPP, che la multinazionale della creatività rende disponibile da oggi anche in Italia. Presentata nella giornata di mercoledì 28 settembre all’interno del campus milanese di WPP, BAV si presenta come un ampio e approfondito studio empirico sui consumatori di tutto il mondo – da oggi anche quelli italiani – che i professionisti di WPP e i loro clienti possono sfruttare per arricchire la brand strategy, la gestione della reputazione e lo sviluppo dei prodotti, nonché la possibilità di identificare i fattori di crescita per i marchi.

Brand Asset Valuator e il caso Geox

Un po’ come fatto da Landor&Fitch con Geox. Partendo dai dati disponibili su BAV, la global brand transformation company del gruppo WPP ha saputo stimare la dimensione a valore, la crescita o la decrescita del mercato calzature negli ultimi cinque anni, proiettando questa dinamica nei prossimi cinque e permettendo all’azienda italiana di calzature e abbigliamento di identificare le principali tipologie di prodotto su cui puntare per il futuro e il posizionamento di marca su cui incentrare la propria strategia. Il segmento della calzatura Athleisure – una sneaker con particolari caratteristiche di comodità – è stato il primo sviluppato da Geox come conseguenza della nuova strategia. Grazie all’introduzione di nuovi prodotti e a una migliore focalizzazione dell’investimento media sui cluster più rilevanti, in un solo anno il peso specifico di questo segmento nel portafoglio prodotti Geox è passato dal 10% al 30%, confermando le indicazioni dello studio.

Come funziona BAV – Brand Asset Valuator di WPP

Lanciato per la prima volta nel 1993, attraverso una serie di domande attitudinali, psicografiche e demografiche, il tool fornisce una versione completa del pubblico sulla brand equity. I miliardi di dati raccolti da BAV vengono analizzati attraverso quattro key pillar che determinano la forza di un brand in relazione agli altri player competitor del settore: differenziazione, rilevanza, stima e conoscenza. Inoltre, ai consumatori viene chiesto di attribuire determinate caratteristiche ai brand, in modo da ottenere un quadro dettagliato della loro percezione del marchio. Gli utenti di BAV possono utilizzare questo strumento per determinare, ad esempio, se un marchio ha un potenziale inutilizzato, come può colmare un gap di notorietà con un pubblico target, dove migliorare la share of voice e molto altro ancora. La piattaforma, inoltre, si arricchisce di dati su più Paesi e città.

“Con l’arrivo del BAV anche in Italia si apre una nuova pagina sulle enormi potenzialità che le nostre tecnologie e i nostri dati proprietari possono offrire ai brand”, ha commentato Simona Maggini, Country Manager WPP in Italia. “In un periodo di cambiamenti repentini, l’importanza di uno strumento come questo diventa primaria nell’ottica della comprensione profonda delle trasformazioni che investono la società e delle opportunità di business che si prospettano, di conseguenza, per i clienti. Le analisi del BAV consentono di guardare ai brand all’interno di un contesto culturale di più ampio respiro, aprendo a infinite nuove possibilità.”

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