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Lusso: personalizzazione e cosmetica chiavi della crescita

Il segmento fashion premium e il mercato del beauty guideranno lo sviluppo del marcato nei prossimi tre anni

Nuove tecnologie e prodotti naturali e sostenibili traineranno la cosmesi, mentre nel fashion il segmento più attraenete sarà quello con fascia di prezzo intermedia: sono queste le principali evidenze che emergono dal nono rapporto “The luxury and cosmetics financial factbook – Tailoring the luxury experience” di EY, che che analizza lo scenario del settore dei beni di lusso personali, a livello globale.

Andando più nello specifico il report evidenzia che:

  • Nel 2018 il settore del lusso e cosmetico ha raggiunto a livello globale un giro d’affari di 451 miliardi di euro e si prevede che continuerà a crescere ad un tasso del 5% annuo fino al 2022. Si conferma come segmento più attraente quello con fascia di prezzo intermedia (premium ed entry-to-luxury), che vede un tasso di crescita annuo del 7,5%.

  • Il settore del lusso crescerà in media del 3%, con performance molto eterogenee tra brand. La sfida di oggi è la capacità di personalizzare l’esperienza del lusso come fosse cucita su misura, ovvero “Tailoring the luxury experience”. I marchi che stanno vincendo la sfida conoscono il proprio cliente e i valori che cerca nel brand, nobilitano la funzione del merchandising, la comunicazione dei propri elementi distintivi e l’esperienza retail in tutti i touchpoint fisici e digitali, con un’impronta digitale forte e un’identità innovativa più vicina alla nuova generazione di consumatori del lusso.

  • Il digitale, che negli ultimi anni aveva minacciato di stravolgere significativamente i retail channel della moda e del lusso, incide per meno del 10% delle vendite di settore. Il punto vendita tradizionale brick & mortar, che è in grado di trasmettere efficacemente tutti gli elementi esperienziali e valoriali della marca e del prodotto (identità, reputazione, purpose, capacità di creare emozione), rimane strategico. Questo, infatti, continua a rappresentare il punto di contatto con il cliente dove poter “cucire su misura” l’esperienza del lusso, anche se deve essere in larga misura re-inventato.

  • Per quanto riguarda la cosmesi, per soddisfare i gusti in evoluzione e gli ideali di bellezza dei consumatori, sono necessari livelli di personalizzazione della gamma prodotti sempre più elevati. Questo è possibile attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie, tra cui, ad esempio strumenti di rilevamento e riconoscimento della pelle. I consumatori, in particolare, si aspettano che i brand condividano e riflettano la loro crescente passione per il sociale e le cause ambientali, nonché preoccupazioni relative ai rischi correlati all’esposizione a lungo termine a sostanze chimiche, ottenendo, da un lato, etichette più naturali e biologiche, e dall’altro, un crescente richiamo per la bellezza minimalista basata sulla tradizione, i rituali e regimi semplici. Il livello crescente di sofisticatezza dei prodotti vedrà crescere il ruolo di influencer e truccatori, veicolo chiave per informare i consumatori sulla nuova offerta e il suo potenziale.

  • I risultati dello studio condotto da EY indicano che il 72,9% della generazione millennial preferisce prodotti organici, seppur inconsciamente.

  • Dal punto di vista dei mercati finanziari, il lusso continua ad avere una performance superiore alle medie di mercato, con un tasso medio di crescita dei valori di borsa dell’11,5% da gennaio 2008 a marzo 2019. Allo stesso tempo i multipli di mercato attesi nel 2019, sia per il lusso sia per la cosmesi, si stabilizzano a seguito di un 2018 con valutazioni eccezionalmente elevate guidate principalmente da una tendenza al consolidamento e dalla continua ricerca di opportunità per aumentare la presenza omnicanale.

  • Quanto all’M&A, il 2018 è stato un anno ancora in crescita per numero di transazioni sia per il settore lusso sia per la cosmesi (rispettivamente raggiungendo un picco di 142 e 90 transazioni). Tuttavia, mentre il comparto lusso mostra un rallentamento nel 2019 per numero di operazioni, la pipeline nel settore beauty rimane forte e in crescita.

  • In crescita nel comparto cosmesi il ruolo degli operatori private equity (coinvolti nel 31% dei deal nel 2018 e nel 43% dei deal nel 1H2019). L’interesse degli investitori per il settore continuerà nei prossimi anni, guidato dalla crescita e dall’evoluzione nello sviluppo di prodotti innovativi (ad es. naturali, con componente curativa o di forte personalizzazione), dal ruolo delle nuove tecnologie, dall’elevata marginalità e dalla forte frammentazione degli operatori.

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Foto di M Jurcevic da Pixabay