Connettiti con noi

Business

Istat: dopo due anni bui, cresce la fiducia dei consumatori

A marzo, il clima di ottimismo delle imprese cala a picco, mentre quello delle famiglie sale a 117,5, il livello più alto da gennaio 2016

Finalmente gli italiani tornano a vedere la luce in fondo al tunnel. Dopo tanti mesi difficili, infatti, l’indice di fiducia dei consumatori torna ad aumentare, guadagnando due punti in un mese: se a febbraio era 115,7, a marzo arriva a 117,5. Si tratta del livello più alto registrato dal gennaio 2016, quando era a quota 118,4. Lo rivela l’Istat, secondo cui, nonostante il calo del mese scorso, tutte le componenti sono in crescita. Quella economica sale da 140,1 a 141,9 e quella futura da 119,8 a 121,1. Bene anche la componente personale e quella corrente che passano, rispettivamente, da 108,0 a 109,3 e da 113,0 a 115,1. L’Istituto di statistica spiega che il ritrovato ottimismo dei cittadini sulle questioni economiche è una diretta conseguenza del “ridimensionamento” delle aspettative in merito alla disoccupazione e del miglioramento dei giudizi sulla situazione finanziaria complessiva del Paese. La crescita dell’indice relativo alla situazione personale, invece, deriva da una nuova fiducia nelle forme di risparmio, attuali e future, e da aspettative e opinioni più rosee sullo stato economico famigliare.

Se la fiducia dei consumatori sale, quella delle imprese scende

Se il clima di fiducia dei consumatori sale, quello delle imprese cala a picco. L’indice composito, infatti, passa in un mese da 108,5 a 106,0. Male il settore manifatturiero, che diminuisce da 110,4 a 109,1, e dei servizi, che scende da 109,8 a 107,2. In generale, l’ottimismo decresce in tutti i comparti. Fa eccezione solamente il settore delle costruzioni, dove l’indice aumenta leggermente, passando da 132,0 a 132,6, ossia il livello più alto da aprile 2008 quando era 134,7.