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Irpef: i più tartassati sono i lavoratori autonomi

Hanno un tasso di evasione elevato, ma i possessori di partita Iva sono anche i cittadini con l’imposta sul reddito delle persone fisiche più alta

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Complessivamente, i guadagni maggiori per l’erario arrivano da dipendenti e pensionati, ma solo perché queste due categorie sono numericamente imbattibili. In realtà, però, come singoli, sono i lavoratori autonomi con partita Iva a versare il contributo maggiore per l’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, la principale imposta pagata dai contribuenti. A dirlo è la Cgia di Mestre, che ha condotto un’analisi sulla base dei dati emersi dalle dichiarazioni dei redditi del 2016. Artigiani, commercianti, piccoli imprenditori, liberi professionisti, infatti, ogni anno, versano in media poco più di 4.700 euro di Irpef. Decisamente molto di più rispetto ai 4.000 euro che il fisco incassa da ogni un lavoratore dipendente e ancor più ai circa 2.900 euro che vengono prelevati dalla pensione di ogni avente diritto.

La Lombardia versa più Irpef di tutte le regioni

In Italia, i lavoratori autonomi con partita Iva rappresentano l’11,4% del totale dei contribuenti Irpef: ogni anno versano nelle casse dello stato quasi 22,5 miliardi di euro, pari al 14,5% del gettito totale Irpef. Dipendenti e pensionati, invece, costituiscono l’87,5% del totale dei contribuenti Irpef e subiscono un prelievo complessivo di 127 miliardi di euro l’anno, l’81,9% del totale incassato dal Fisco grazie all’imposta sul reddito delle persone fisiche.La regione con il più alto numero di lavoratori attivi è la Lombardia, con i suoi quasi 3.800.000 dipendenti e poco più di 839.000 partite. E, infatti, è anche la regione che versa più Irpef: 35,1 miliardi di euro (Irpef media di 6.085 euro). Seguono il Lazio con 17,7 miliardi (Irpef media di 6.058 euro) e l’Emilia Romagna con 14,1 miliardi (Irpef media di 5.245 euro).