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Industria record: il fatturato 2017 è il migliore da Lehman Brothers

Per scorso anno l’Istat ha registrato un incremento del 5,1%, così l’indice destagionalizzato ha raggiunto il livello più elevato da ottobre 2008

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Buone notizie per l’industria tricolore. Stando agli ultimi aggiornamenti dell’Istat a dicembre il fatturato ha rilevato, per il terzo mese consecutivo, un incremento congiunturale (+2,5%). Nella media del 2017, corretto per per gli effetti di calendario, registra così una crescita in valore del 5,1% (3,3% per il solo comparto manifatturiero). In questo modo, l’indice destagionalizzato ha toccato il livello più elevato (110,0) da ottobre 2008, ossia il mese immediatamente successivo il fallimento simbolo della crisi economica: quello di Lehman Brothers. Non siamo ancora al 117 dell’estate precedente, ma certo il dato fa sorridere l’economia italiana.

Crescita sia in Italia che all’estero

«La crescita congiunturale del fatturato a dicembre è dovuta sia al mercato interno (+2,9%), sia a quello estero (+1,9%)», ha reso noto l’Istat. «Anche gli ordinativi segnano incrementi per entrambi i mercati (+7,6% per il mercato interno e +5,1% per quello estero). Gli indici destagionalizzati del fatturato mostrano incrementi congiunturali diffusi a tutti i raggruppamenti principali di industrie, ma più rilevanti per l’energia (+5,7%)». Inoltre, guardando a dicembre 2016 la salita del fatturato totale (corretto per gli effetti del calendario, visto che i giorni lavorativi sono stati 18 contro i 20 dello scorso anno) è stata in termini tendenziali del 7,2%. E se tutti i settori in questo campo fanno segnare un segno +, quello maggiore del comparto manifatturiero si rileva nella fabbricazione di prodotti di elettronica ed ottica (+17,6%).

Ordini in aumento

Bene pure gli ordinativi, che a dicembre mostrano un deciso incremento congiunturale (+6,5%); nel quarto trimestre l’aumento, rispetto al trimestre precedente, è del 3,6%. Guardando al dicembre precedente, l’indice grezzo degli ordinativi segna poi una crescita del 6,9%. Tutti i settori, ad eccezione della metallurgia (-0,8%), registrano incrementi; particolarmente significativi risultano quelli dell’elettronica (+22,6%) e delle apparecchiature elettriche (+21,4).

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© trapezemike on Pixabay