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Business

Sealforce, Hilton e Mars: ecco le grandi aziende in cui si lavora meglio

Nessuna delle imprese italiane rientra nella classifica World’s Best workplaces. Tuttavia, 12 delle realtà premiate hanno sedi anche in Italia

Ambiente di lavoro, architettura aziendale, composizione e affiatamento del team, benefit: sono questi gli aspetti che fanno la differenza oggi e che aiutano a distinguere le imprese in cui si lavora bene da quelle che devono ancora fare un po’ di strada per rendere i propri dipendenti pienamente soddisfatti. La conferma arriva da Great Place to work, società globale di ricerca, consulenza e formazione che aiuta le organizzazioni a migliorare le proprie performance di business, che, dopo aver esaminato la cultura degli ambienti di lavoro, ha individuato le 25 grandi aziende dove si lavora meglio, elaborando la classifica World’s Best workplaces. La medaglia d’oro spetta a Sealforce, azienda di Information technology con quartier generale negli Usa e nemmeno una sede in Italia. In seconda posizione si piazza Hilton, uno dei leader a livello mondiale dell’ospitalità. Infine, a conquistare il gradino più basso del podio è Mars, big player nella produzione di prodotti alimentari. Tutte e tre condividono alcune caratteristiche vincenti: si distinguono per un’architettura moderna, con grandi open space, entrate sontuose e guardie fisse all’ingresso; offrono spazi verdi e mense curate, con un’alimentazione bilanciata e sana, ai loro dipendenti; sono in grado di fare sentire i loro collaboratori parte di un tutto; hanno saputo creare un clima positivo e motivante.

Le aziende in cui si lavora meglio non sono italiane

Se si guarda ai singoli settori, allora la classifica dei posti in cui si lavora meglio cambia. Nel comporto finanziario, in prima posizione c’è la tedesca Daimler Financial service, seguita da American Express e dalla canadese Scotiabank. Nei servizi professionali due aziende sono al top, il Gruppo Adecco (Svizzera) e l’inglese EY. Nei trasporti la medaglia d’oro spetta al colosso Usa Dhl.Nei World’s Best workplaces non rientra nemmeno un’azienda italiana. “Purtroppo, anche quest’anno non troviamo nessuna azienda italiana in classifica. In realtà, l’Europa è presente solo attraverso Germania, Regno Unito e Svizzera” ha dichiarato Alessandro Zollo, ceo di Great Place to Work Italia. Tuttavia, il nostro Paese non è del tutto escluso da questi riconoscimenti: fra le grandi aziende in cui si lavora meglio, ci sono anche multinazionali che hanno sedi in Italia. Secondo gli esperti, anche le 12 sedi italiane (nel 2017 e nel 2016 erano 10) di queste imprese hanno contribuito alla loro valutazione positiva, dimostrando che anche noi siamo in grado di fare innovazione e business.