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Moda: la Cina dimezza i dazi sulle merci importate dall’Ue

L’obiettivo? L’orderly trade, ossia un commercio mondiale che segua regole uguali per tutti, senza zone d’ombra

Dalla Cina arrivano ottime notizie per l’Italia della moda. Pechino, infatti, ha deciso di ridurre i dazi su abbigliamento, accessori e complementi d’arredo importati dall’Europa e dunque anche dal nostro Paese. Se al momento, le tariffe a carico dei produttori Eu sono comprese fra il 15,7 e il 19%, a breve verranno dimezzate e saranno dunque del tutto simili a quelle che Bruxelles impone ai cinesi per far sbarcare la loro merce sui nostri territori. L’obiettivo è racchiuso in due parole: orderly trade, ossia un commercio mondiale che segua regole uguali per tutti e che sia pulito e ordinato, senza zone d’ombra. Finalmente Pechino ha deciso di accogliere le richieste di Altagamma, un’associazione che riunisce oltre 100 eccellenze del made in Italy, di 10 settori diversi, che è dal lontano 2004 che chiede un allineamento con i dazi imposti dall’Unione europea.

L’Italia è la regina della moda di lusso

Quella annunciata dalla Cina si aggiunge alle altre buone notizie che riguardano la moda italiana e non solo. Secondo la società Bain&Company, se il 2017 si è chiuso con una crescita del 5% del settore, per il 2018 si prevede un aumento compreso fra il 6 e l’8%. Considerando, dunque, un tasso medio annuo di crescita del 4-5%, è probabile che entro il 2015 si sfioreranno i 400 miliardi di fatturato. Di questi, una buona parte sarà a favore dei nostri produttori. L’Italia, infatti, è il terzo “hub commerciale”, poiché è proprio nel nostro Paese che i turisti extra Ue fanno più acquisti. Non solo. Fra l’80 e il 90% dei prodotti di lusso è made in Italy.

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