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Bonus cultura: chi ne beneficia, in cosa consiste e come lo può spendere

Si tratta di una somma stanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e destinata ai neodiciottenni perché possano fare un certo tipo di acquisti

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Il Bonus cultura è stato introdotto dal governo di Matteo Renzi con la legge di Stabilità 2015 ed è un piccolo regalo che l’esecutivo ha fatto a coloro a coloro che avrebbero compiuto 18 anni nel 2016. Questo cadeaux consiste in una somma, 500 euro, alla quale i neomaggiorenni hanno diritto ma che, ed è questo l’unico vincolo, può essere spesa in prodotti di carattere culturale: acquisto di libri, biglietti per mostre, spettacoli ed esposizioni.

Bonus cultura: che cosa si può comprare

Le leggi di Stabilità successive hanno confermato lo stanziamento anche per il 2017 e per il 2018. C’è una differenza importante, però, da sottolineare: coloro che ne hanno beneficiato l’anno scorso, non potevano spendere la somma in dischi, cd e dvd, mentre questa possibilità è stata concessa ai nati nel 1999, che quindi usufruiranno del bonus nel 2018. Questi ultimi potranno pagarsi anche corsi di lingue o corsi di recitazione.

Del bonus 2017 possono beneficiare tutti coloro che abbiano compiuto 18 anni l’anno precedente, purché fossero residenti in Italia e avessero il permesso di soggiorno in corso di validità e avessero fatto domanda entro il 30 giugno dell’anno scorso. Per il bonus 2018, confermato dall’ultima legge di Stabilità, valgono le stesse regole. Ne potranno beneficiare i nati nel 1999 che avranno fatto domanda entro il 30 giugno di quest’anno.

Bonus cultura: come richiederlo

Per poter usufruire del buono, è necessario acquisire le proprie credenziali SPID, acronimo che sta per Sistema pubblico di identità generale. Sono quattro i soggetti autorizzati a fornire ai richiedenti l’identità digitale: Poste Italiane, Tim, Infocert (società del gruppo Tecnoinvestimenti, tra le aziende leader nella digitalizzazione)e Sielte (società italiana specializzata nella progettazione e realizzazione di reti di telecomunicazione e trasmissione dati). Ancora più semplicemente, per avere i codici di accesso si può andare sul sito appositamente creato dal governo.

In genere, la procedura di “accredito” sis volge in due tempi: una registrazione online e una identificazione in loco, in uno degli uffici di Poste Italiane, in un centro Tim o in uno degli uffici Infocert e Sielte, società che però permettono anche una identificazione tramite webcam, qualora questa funzioni bene e restituisca delle immagini di buona qualità

Una volta ricevuta l’identità Spid, i ragazzi potranno accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e generare i propri buoni e spenderli. Lo si può fare scaricando la app 18app oppure andando sul sito 18app.itaia.it, inserire le informazioni relative al bene, all’abbonamento o al biglietto che si vuole acquistare, scaricarlo, salvarlo e mostrarlo all’esercente o inserirne gli estremi se l’acquisto avverrà online.