Big data, importanti per due aziende su tre. Ma gli investimenti vanno a rilento

I senior manager e decisori di aziendali hanno le idee chiare su ciò che può fare la differenza per le strategie aziendali: i data analytics. In che termini questi strumenti offrono benefici alle imprese? Aumentando l’efficienza, creando lavoro e implementando nuovi servizi e prodotti.

È l’opinione che emerge da un’indagine presentata da Bsa The Software Alliance e condotta da Ipsos Public Affairs che fa coinvolto un campione di oltre 1500 senior manager e decisiori aziendali negli Stati Uniti e in 10 nazioni europee, tra cui l’Italia.

BENEFICI. In merito all’Europa, è stato riscontrato che per due aziende su tre i data analytics sono importanti (pari al 65% degli intervistati). L’importanza di questi software è sottolineata anche dal loro valore strategico nei piani di assunzione aziendale (58%), dalla capacità di ottimizzazione servizi (80%) e di sviluppo e implementazione di nuovi prodotti (72%).

Stando alle opinioni degli intervistati, è stato prospettato che questi strumenti potrebbero portare una crescita significativa nei prossimi cinque anni. Per il 24% del campione prevede per il 2014 un incremento del 10% legato all’impiego dei data analytics, mentre il 43% dei senior manager confermerebbe questo trend dei prossimi cinque anni.

E L’ITALIA? In Italia questo mercato cresce anche nel 2014 (+25%), conferma l’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence, ma solo il 13% delle imprese ha assunto o impiegato un Data Scientist.

L’ambito rappresenta inoltre la principale priorità di investimento per il 2015, indicata dal 56% dei Cio. Jobrapido, Enel e EuropCar sono stati premiati con il Big Data Innovation Award per i migliori progetti di adozione di sistemi di Intelligence e Analytics a supporto dei processi decisionali aziendali.