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Fare affari in Italia è un impresa: scavalcati da Lituania e Bahrain

Migliorano gli indicatori economici, ma il nostro Paese perde posizioni a livello socio-culturale. Il paradiso delle aziende resta Singapore. I risultati del BDO International Business Compass 2018

Italia sempre meno attrattiva per il business internazionale. Il nostro Paese perde terreno e si attesta al 40° posto nel mondo, scavalcato nell’ordine da Lituania, Bahrain, Lettonia, Ungheria e Slovacchia. È quanto emerge dall’indagine International Business Compass 2018, una classifica degli indicatori economici, politico-normativi e socio-culturali dei Paesi, firmata dal network di consulenza alle imprese BDO in collaborazione con Hwwi. Obiettivo dell’IBC è quantificare l’attrattività imprenditoriale dei vari Paesi del mondo nella forma di un singolo indice che sia espressione dello stato di sviluppo della società e del business di ogni nazione.

International Business Compass 2018: focus Italia

Nonostante il punteggio generale più alto rispetto alla scorsa edizione (62,36 nel 2018 vs 60,49 nel 2017), l’Italia perde cinque posizioni nella classifica generale, attestandosi al 40° posto assoluto. Fanno meglio del nostro Paese, nell’ordine, Lituania (34°), Bahrain (36°), Lettonia (37°), Ungheria (38°) e Slovacchia (39°). Per quanto riguarda i singoli indicatori, migliorano le condizioni economiche (56,35 vs 52,25, dal 51° al 45° posto nella relativa classifica), ma l’Italia perde ben 6 posizioni a livello socio-culturale nonostante un punteggio simile a quello dello scorso anno (59,43 vs 59,16, dal 33° al 39° posto nella relativa classifica). Rimane invariata per l’Italia l’attrattività come luogo di produzione (25° posto) e come mercato finale (19°) all’interno dei Paesi Ocse. Rimane salda al comando della classifica della produttività l’Olanda, che gode della sua posizione centrale all’interno del continente europeo e delle favorevoli politiche finanziarie. Per quanto riguarda, invece, l’attrattività come mercato commerciale, è la Svizzera a balzare al comando.

International Business Compass 2018: Singapore paradiso delle aziende

A livello generale, si conferma il predominio dei paesi Ocse. Non cambiano le prime quattro posizioni della classifica rispetto all’edizione 2017: sono i due principali centri finanziari dell’Asia, Singapore e Hong Kong, a occupare le prime due posizioni. Svizzera e Olanda sono i Paesi europei più attrattivi, che si confermano sul terzo e quarto gradino. Fa un balzo in avanti di due posizioni l’Irlanda, che conquista il 5° posto grazie alla diminuzione del tasso di disoccupazione e del rapporto deficit-PIL.

Perdono terreno Danimarca e Norvegia, ora rispettivamente 6° e 7°, che scivolano entrambi di una posizione. Chiudono la top 10 Gran Bretagna, Canada e Australia. L’Europa la fa da padrone conquistando sei delle prime dieci posizioni, ma registra anche la perdita di quattro posizioni da parte di Germania (ora 12°) e Belgio (17°) e lo scivolone di ben nove posizioni della Francia (ora 28°). Degna di nota, inoltre, la crescita di 14 posizioni da parte della Russia, che si attesta comunque al 95° posto, ben 140° nella classifica degli indicatori politico-normativi.

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