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Sostenibilità

Il «pentimento» dei Rockefeller: addio petrolio, ora le rinnovabili

La famiglia di miliardari che ha costruito la propria fortuna sull’oro nero si dà all’energia pulita: «Operazione morale ma anche economica»

Un tradimento per alcuni. Un pentimento per altri. La famiglia Rockefeller dice addio al petrolio che l’ha resa miliardaria grazie alla Standard Oil per abbracciare le energie rinnovabili.

Dopo la marcia per il clima di domenica 21, l’annuncio è arrivato all’apertura della conferenza sul clima di New York. La Fondazione di famiglia dirotterà gli 860 milioni di dollari investiti per il petrolio nela ricerca e sviluppo di fonti di energia alternative.

I Rockefeller si accodano così alle circa 200 istituzioni – i primi sono stati i college universitari (ma non Harvard con i suoi 32,7 miliardi investiti nel petrolio) e ai ricconi di tutto il mondo che stanno progressivamente disinvestendo nei carburanti fossili per puntare sulle rinnovabili. Secondo Arabella Advisor, il petrolio ha “perso” oltre i 51 miliardi di dollari.

Un’azione di marketing più che economica, perché per avere ritorni dagli investimenti “puliti” ci vorranno forse decenni. «Per noi l’operazione ha una dimensione morale, ma anche economica», sostiene tuttavia Steven Rockefeller, «prevedo problemi per le aziende che non difenderanno il pianeta dai cambiamenti climatici».

Credits Images:

La statua di Atlante al Rockefeller Center di New York @ Getty Images