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Sostenibilità

La sostenibilità guida sempre di più i consumi

In vista dell’Earth Day del 22 aprile, l’indagine di Harris Interactive per eBay evidenzia i cambiamenti nelle abitudini di acquisto degli italiani

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Consumatori italiani sempre più attenti all’ambiente e favorevoli all’economia circolare. È quanto emerge dall’indagine condotta da Harris Interactive per eBay sui comportamenti d’acquisto degli italiani all’insegna della sostenibilità. Lo studio, realizzato in occasione della Giornata della Terra (Earth Day) che si celebra giovedì 22 aprile, evidenzia come a seguito della pandemia da Covid-19 sembra essere cresciuta significativamente la volontà degli italiani ad adottare stili di vita e comportamenti sostenibili: il 95% degli intervistati è interessato alla sostenibilità, con l’82% di essi che dichiara di essere più interessato ora che in passato.

Una propensione ai comportamenti responsabili che si concretizza, innanzitutto, riciclando il più possibile: per il 68% degli intervistati, infatti, è questa l’azione sostenibile più comune, seguita dalla scelta di prodotti con packaging ridotto, per il 42% degli italiani, e da quelli prodotti localmente, per il 39% dei rispondenti. Non solo: il 28% preferisce acquistare direttamente da imprese locali e il 24% comprare meno. Per essere più sostenibili, il 19% degli intervistati compra prodotti ricondizionati, il 18% vende i propri prodotti che non usa più e il 16% sceglie prodotti di seconda mano.

Proprio la rivendita di oggetti sui siti di e-commerce e l’acquisto di articoli usati si dimostrano tendenze in crescita: il 47% degli intervistati vende online più oggetti indesiderati di quanto fatto in passato e il 40% compra più prodotti di seconda mano. Eliminare gli oggetti non più necessari (59%) e guadagnare (54%) sono le ragioni più comuni per cui gli intervistati hanno venduto il loro ultimo articolo su un sito di e-commerce, seguiti dalla volontà di estendere nel tempo la vita dei propri prodotti (44%), di ridurre i rifiuti e risparmiare risorse naturali (40%), comprarne altri (38%), e per adottare uno stile di vita più sostenibile e aiutare l’ambiente, per il 28% degli intervistati.

Un atteggiamento che non farebbe bene solo all’ambiente, ma anche all’umore: il 94% di chi vende il proprio usato online si sente felice sapendo che i suoi vecchi oggetti vengono riutilizzati da qualcun altro. Dall’altro lato, la ragione principale per cui le persone comprano più prodotti di seconda mano rispetto al passato è il risparmio, ma la sostenibilità continua a rivestire un ruolo chiave quando si acquistano prodotti di seconda mano: per il 51% degli intervistati, il motivo sta nella volontà di estendere nel tempo la vita di un prodotto, per il 42% nel ridurre rifiuti e risparmiare risorse naturali, per il 38% nella volontà di adottare comportamenti più sostenibili e aiutare l’ambiente e per il 24% per ridurre il packaging. Non solo: comprando prodotti di seconda mano, gli intervistati intendono anche supportare i business locali (24%) e sostenere progetti di charity (15%).

Cosa chiede il consumatore sostenibile alle aziende? Secondo l’indagine, per il 54% degli intervistati il modo migliore per i marchi di dimostrare che sono sostenibili è risparmiare risorse naturali, per il 48% ridurre i gas serra, per il 47% ridurre l’anidride carbonica e per lo stesso numero di intervistati il lancio di progetti e iniziative sostenibili e la compensazione dell’anidride carbonica attraverso la piantumazione di alberi. Il 36% di essi chiede invece collaborazioni con associazioni ambientaliste, mentre il 34% ritiene fondamentale che le aziende incoraggino l’uso di prodotti di seconda mano.

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Photo by Tobias Weinhold on Unsplash