Connettiti con noi

Sostenibilità

Cina, nel 2016 la prima fabbrica per produrre animali clonati

L’azienda Boyalife ha già ottenuto i fondi necessari dal Governo cinese

La clonazione come via per preservare la fauna del nostro Pianeta: è questa l’idea di Boyalife, compagnia cinese che ha messo in campo l’idea della più grande fabbrica al mondo per la clonazione degli animali.

FAUNA A RISCHIO ESTINZIONE. A dare l’annuncio è l’amministratore delegato di Boyalife, Xu Xiaochun, che dichiara di voler contribuire, grazie alla fabbrica, alla salvaguardia del patrimonio genetico di numerose specie animali a rischio di estinzione. «Stiamo percorrendo una strada che nessuno ha mai percorso»: questa la convinzione di Xiaochun, e in effetti il progetto di Boyalife promette di cambiare il corso della vita dell’uomo e del nostro mondo.

GLI OBIETTIVI. I primi tentativi di Boyalife si concentreranno su due forme di vita: la riproduzione dei cavalli da corsa e dei cani addestrati a fiutare le vittime nei disastri naturali o a cercare la droga. Da questi primi passi, gli studi scientifici potrebbero evolversi fino ad arrivare a uno fra gli obiettivi dichiarati più ambiziosi della futura fabbrica di animali clonati: la riproduzione del panda gigante, a rischio di estinzione. Il periodo previsto per l’entrata in attività del centro di Boyalife è l’estate del 2016; sono 200 milioni di yen i fondi stanziati dal Governo cinese per impiantare il centro.