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Sostenibilità

A Milano lo smog non molla, a piedi anche domenica prossima

Le polveri sottili tengono sotto scacco la città. Già iniziata la fase due del piano Aria Pulita, il prossimo 6 febbraio sarà ancora blocco totale, forse

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Le polveri sottili tengono sotto scacco Milano. Nonostante il blocco totale del traffico di domenica, le concentrazioni di PM10 continuano a mantenersi sopra il limite, sono ormai 20 i giorni consecutivi di smog fuorilegge (l’Ue concede al massimo 35 giorni all’anno). Questo vuol dire nuovo blocco totale del traffico per la prossima domenica, ma anche misure antismog previste nei giorni feriali. Da ieri è, infatti, scattata la seconda fase del piano Aria Pulita con la chiusura del centro (Cerchia dei Bastioni) dal lunedì al sabato dalle 7,30 alle 19,30 per tutte le auto che normalmente pagano l’Ecopass, il ticket antismog. Le restrizioni riguardano il 18% dei mezzi che normalmente entrano nella Cerchia dei Bastioni, ovvero circa 13.500 veicoli. Oltre al blocco dei mezzi inquinanti da ieri è prevista anche la riduzione di un grado del valore massimo delle temperature dell’aria nelle abitazioni e la riduzione di un’ora della durata massima giornaliera degli impianti termici. Ciò vuol dire che nelle case è d’obbligo non superare i 19 gradi. Le misure andranno avanti fino a quando non si verificheranno tre giorni consecutivi sotto la soglia dei 50 mg/mc. Alleato dello smog è sicuramente il tempo: freddo, alta pressione e niente pioggia. Un facile alibi, già tirato in ballo dal sindaco di Milano, Letizia Moratti: “Il clima non aiuta”. Ma se l’inquinamento è alle stelle a Milano bisogna fare i conti anche con le prossime scadenze elettorali, la necessità è non scontentare troppo nessuno. Così la Moratti pensa che per la seconda domenica a piedi una maggiore flessibilità: “Si possono stabilire orari diversi, possono essere date deroghe”. Ribatte l’opposizione: “La Moratti pensa alle elezioni e fa marcia indietro sui divieti”.