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Attualità

Il Meeting si è fatto globale

Dal 18 al 24 agosto la 40esima edizione dell’evento riminese, un inno all’amicizia e alla cooperazione tra popoli, il cui seme si è diffuso, quasi naturalmente, in tutto il mondo

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Era la fine degli anni 70 quando un gruppo di ragazzi riminesi piantò il primo seme di quella che sarebbe diventata negli anni una straordinaria occasione di incontro e cooperazione tra popoli. Era ed è tuttora il Meeting di Rimini, manifestazione che – tra momenti di ri essione, sport, arte e spettacolo – tornerà nella città romagnola dal 18 al 24 agosto per la sua 40esima edizione, ancora più ricca, dove non mancherà una forte attenzione ai temi di Europa, Medio Oriente e dialogo tra persone e altre fedi. Un forte respiro internazionale che è nel Dna del Meeting, come conferma la presidente Emilia Guarnieri, ricordando i primi passi della manifestazione: «A fine anni 70 l’atmosfera in Italia e nel mondo era segnata da violenza e contrapposizioni. Pensiamo alla lunghissima stagione del terrorismo, ma anche al capitolo Vietnam appena concluso e alla guerra tra arabi e israeliani». Parlare allora di amicizia tra i popoli, ricorda la presidente del Meeting, «risentiva certamente del vento profetico di papa Wojtyla, del suo appello a non avere paura e ad aprire, anzi, spalancare le porte a Cristo, con riferimento espresso ai “confini degli Stati, ai sistemi economici come quelli politici, ai vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo”».

Negli anni il seme del Meeting ha superato i confini nazionali per nascere con manifestazioni analoghe in altri Paesi. A oggi sono oltre 15 gli appuntamenti sparsi tra Vecchio Continente e Americhe, «ma forse nel frattempo ne è nato qualcun altro a nostra insaputa, perché la vita quando nasce non chiede permessi», ammette Guarnieri. «Eventi fioriti in totale libertà da persone che avevano partecipato al Meeting di Rimini e che poi, tornando nei loro Paesi, hanno provato a riproporre, devo dire con grande successo», declinandoli sulla base della storia del proprio Paese. «Penso agli amici di Brno, che hanno dedicato il loro Meeting al superamento di antiche divisioni tra popolazione ceca e tedesca. Anche il Rhein Meeting di Colonia – ma è uno dei tantissimi esempi possibili – sta dimostrando una grande capacità di leggere la situazione culturale di quel Paese, per non parlare della creatività degli amici spagnoli o del New York Encounter, che è un punto privilegiato per leggere la cultura degli Usa.

Per il programma completo Meetingrimini.org

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Un momento del Meeting 2018 che tornerà alla Fiera di Rimini dal 18 al 24 agosto