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Attualità

Non c’è crisi per il lusso: case sempre più asset di investimento e status symbol

L’acquisto di un’abitazione per gli italiani è ancora un obiettivo da raggiungere. La casa del futuro? Green, smart, sicura e, soprattutto, modulabile

Il mercato delle case di lusso può gettarsi la crisi – se mai ce ne fosse stata una – alle spalle. In base ai dati presentati da Santandrea, elaborati dall’ufficio Studi Gabetti, nel corso del primo semestre 2018 il mercato degli immobili di pregio – con focus particolare sulle città di Milano e Roma – ha confermato la ripresa osservata nel 2017.

Case di lusso a Milano: il confronto con Roma

Il mercato della locazione di pregio a Milano e Roma ha mostrato andamenti divergenti. A Milano la domanda è risultata in crescita soprattutto nelle zone del Centro Storico e Brera dove la disponibilità di abitazioni è ampia e, pertanto, il numero di contratti conclusi è risultato in aumento. A Roma la situazione appare pressoché invariata rispetto al secondo semestre 2017 con una domanda stabile, a eccezione di un calo per la zona Salario-Trieste. I tempi medi di locazione riflettono il mercato degli ultimi anni con una parziale contrazione sia a Milano che a Roma in entrambi i casi, poco al di sotto dei 3 mesi. A Milano lo sconto medio tra canone richiesto e canone effettivo è intorno al 9-10%, mentre a Roma si è ridotto fino al 7-8%. I canoni medi, infine, continuano a ridursi sia a Roma (-0,6%) che a Milano (-1%).

Per la seconda parte del 2018 si prevede un aumento del numero di compravendite sia a Roma che Milano al netto di una sostanziale stabilità dei prezzi. Per quanto riguarda, invece, il mercato della locazione, a Milano si prevede una crescita del numero di contratti sostenuta da una domanda in ripresa. Al contrario, a Roma, il mercato della locazione risulterà stabile con canoni in diminuzione. «Quello delle residenze di pregio è sempre più un mercato a sé, che segue delle dinamiche differenti rispetto al residenziale classico», specifica Fabio Guglielmi, amministratore delegato Santandrea Luxury Houses. «L’immobile di lusso non è più quello che semplicemente costa tanto, ma è un bene al top per diversi elementi che vanno dalla sua posizione, dalla vicinanza ai servizi come scuole e negozi, ai mezzi pubblici, dalla sicurezza che può garantire ai suoi inquilini. È un tipo di casa che conserva ancora il significato di bene rifugio, di investimento e che ha una tipologia di clientela che cerca un ambiente in grado si esprimere la sua personalità, il suo standing elevato. Il cliente tipo di un immobile di pregio non compra solo una casa, compra una storia, un simbolo, ormai anche una firma se pensiamo soprattutto ai grandi progetti architettonici milanesi».

Case di lusso: cosa cercano i nuovi acquirenti

In collaborazione con Doxa, Santandrea ha realizzato anche un’indagine qualitativa che si propone di identificare i bisogni e le esigenze della domanda degli immobili di pregio. Come accennato da Guglielmi, dallo studio è emerso come per lusso non si intenda semplicemente costoso ma si declini il come esclusività accessibile a pochi. Va al di là del semplice criterio di bellezza e qualità, non è neppure una semplice affermazione di status. Lusso è il piacere pieno dell’abitare come leisure, entertainment, wellness. Nelle case di pregio la componente emozionale va ad arricchire e completare il benessere psico-fisico di chi abita questi spazi.

Il ruolo della casa oggi e domani

L’abitazione continua a mantenere una valenza emotiva nella vita degli italiani. La casa rappresenta un traguardo della vita, il nido riservato al proprio essere e alla propria famiglia, in cui dimenticare lo stress quotidiano e dove poter esprimere la propria personalità. Nel caso della casa di lusso, siamo anche di fronte a uno status symbol.

La casa del futuro dovrà combinare elementi funzionali e aspetti emozionali, per coinvolgere l’utente in una esperienza abitativa che deve tenere conto di entrambe le componenti. A maggior ragione nel lusso, dove non si acquista solo una casa ma si compra “il piacere dell’abitare” nella sua massima espressione di comfort, eleganza e leisure.

Milano, rispetto Roma, è la prima che ha intercettato la domanda di immobili nuovi di pregio dando vita a progetti come City Life e Porta Nuova. le nuove aree di sviluppo edilizio hanno permesso di cogliere le esigenze di un target top che guarda contesto, tecnologie, classe energetica…Roma di contro rimane più indietro nei nuovi sviluppi urbanistici, il lusso è ancora cercato nelle classiche zone del centro storico, in stabili meno interessati dall’innovazione e dalla tecnologia.

La casa di oggi e le stanze da “scoprire”

Nell’ultimo decennio si è consolidata la tendenza a creare un unico ambiente soggiorno e cucina, una rivoluzione degli spazi conseguente alla riduzione delle metrature degli appartamenti. Stessa tendenza anche nelle case di lusso, dove la cucina non è più un ambiente da nascondere ma un luogo aperto e accessibile, uno spazio di aggregazione sociale. Per questo la cucina è diventata la parte più costosa della casa: superattrezzata, di design, tecnologica.

Rimane però il bagno la stanza che è mutata maggiormente in questi anni: si è trasformato in una stanza del relax, uno spazio personale dove concedersi del tempo prezioso. Soprattutto nelle case di lusso, il bagno è ormai un ambiente ricco di dotazioni improntate al massimo comfort e impreziosito da materiali di alta qualità estetica e tecnologica. È inoltre aumentato il numero di bagni per abitazione, anche le case più piccole tendono ormai ad averne due.

Da segnalare poi come sia entrata sempre più tecnologia, ma meno visibile, nelle case. La tecnologia di oggi è impalpabile e easy e le app consentono ormai di controllare ogni dotazione anche da remoto.