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Attualità

Omaggio al Veneto e al vino: i vincitori del Premio Masi 2022

Un’edizione speciale quella della 41esima edizione del riconoscimento che dà risalto alla Civiltà Veneta. Il 14 ottobre la cerimonia di premiazione, che sarà congiunta alle celebrazioni dei 250 anni della vendemmia Vaio dei Masi

Edizione particolare per il 41esimo Premio Masi. Nel 2022 il riconoscimento che celebra quelle personalità o istituzioni venete che nel loro settore hanno operato con grande onore vede conferiti solo due assegnazioni con il Premio Interazionale Grosso D’Oro Veneziano. La massima onorificenza è stata assegnata dalla Fondazione Masi alla Procuratoria della Basilica di San Marco a Venezia, per la ‘Civiltà Veneta’ e alla rete delle Great Wine Capitals Global Network per la ‘Civiltà del Vino’. Una scelta fuori dall’ordinario in un anno particolarmente importante per l’azienda promotrice del premio: nel 2022, infatti, cadono i primi 250 anni dalla vendemmia del Vaio dei Masi, che segna la nascita della Masi Agricola, conosciuta nel mondo per il suo Amarone Costasera.

Premio Masi 2022: i vincitori

La Procuratoria di San Marco, emblema di Civiltà Veneta, è un’antica istituzione lagunare la cui nascita risale al Medioevo e oggi unisce all’alta rappresentatività del monumento simbolo di Venezia nel mondo, l’impegno di conservazione e valorizzazione della Basilica di San Marco, Patrimonio dell’Umanità Unesco. “Il Premio Masi è un significativo riconoscimento dell’importanza spirituale e storica di San Marco per la Civiltà Veneta ed è anche un’occasione per mettere in luce la fragilità del monumento marciano di fronte ai cambiamenti climatici di quest’epoca”, ha commentato il Primo Procuratore, Carlo Alberto Tesserin. “Il Premio Masi assume anche il valore di un simbolico omaggio all’accoglienza di Venezia, da secoli luogo d’incontro delle civiltà d’Oriente e d’Occidente, nella speranza che si persegua la strada del dialogo tra i popoli anche in quest’epoca di conflitti”.

Se il Premio Masi alla Procuratoria intende richiamare l’ideale legame di continuità con il patrimonio culturale della civiltà delle Venezie, il riconoscimento Grosso d’Oro Veneziano nel 2022 attribuito alla rete globale delle Grandi Capitali del Vino Great Wine Capitals Global Network si presenta come una proiezione verso il futuro perché individua in questa istituzione “l’espressione più attuale della simbolicità dei valori del vino”.

L’associazione, nata nel 1999 a Bordeaux per “sostenere la salute e la prosperità delle attività collegate al vino, le comunità e il turismo nelle nostre capitali”, riunisce undici grandi città nel mondo: Adelaide (Australia), Bilbao (Spagna), Bordeaux (Francia), Città del Capo (Sud Africa), Losanna (Svizzera), Magonza (Germania), Mendoza (Argentina), Porto (Portogallo), San Francisco (Usa), Valparaíso (Cile) e Verona (Italia). Esse condividono un fondamentale aspetto economico e culturale: sono regioni vitivinicole di riconosciuta eccellenza a livello mondiale.

L’istituzione Great Wine Capitals Global Network è impegnata a livello globale a creare una sinergia tra le grandi capitali del vino. A presiedere l’associazione è oggi Mariana Juri, senatrice argentina; l’affiancano come vicepresidente, lo spagnolo Juan María de Buruaga, che rappresenta la regione di Bilbao/La Rioja e il direttore generale dell’associazione, la francese Catherine Leparmantier Dayot, che a Bordeaux, a fine anni Novanta, è stata tra le ispiratrici e promotrici del network e che oggi sta orientando le grandi capitali del vino sulla strada della sostenibilità, impegnandole nell’adesione al Protocollo di Porto.

La cerimonia di premiazione del 41° Premio Masi, congiunta alle celebrazioni dei 250 anni, si terrà venerdì 14 ottobre all’interno dei nuovi spazi della sede di Masi Agricola “Monteleone 21”, attualmente in costruzione a Gargagnago di Valpolicella e resi disponibili per l’occasione. Sarà possibile seguire una diretta streaming sui social dell’azienda e il sito www.masi.it

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Una veduta aerea della Basilica di San Marco, a Venezia (© Getty Images)