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Attualità

In Italia una donna ogni tre giorni uccisa dal partner

In un anno oltre un milione di donne ha subìto atti di violenza, al ritmo di 26 al minuto. Ma una su tre non ha mai confessato l’abuso. Un silenzio per la prima volta stimato anche in termini economici e sociali: costa quasi 17 miliardi di euro l’anno a fronte di soli 6 milioni investiti in prevenzione

Non accenna a diminuire la violenza contro le donne, fenomeno che ha assunto tratti drammatici: l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) stima che, a livello mondiale, la violenza tra le mura domestiche sia la prima causa di morte o invalidità permanente delle donne (14 – 50 anni). E proprio in casa e da parte del compagno della vittima avviene il 13% degli omicidi nel mondo (pari a 1 su 7). Ma non serve andare lontano per riscontrare dati altrettanto allarmanti: anche nel nostro Paese la situazione è tanto grave quanto taciuta. Sono infatti 6 milioni 743 mila le italiane (tra i 16 e i 70 anni) vittime di una qualche forma di violenza – ovvero il 31,9% del totale delle donne d’Italia (una su tre) e – solo nel 2012 – sono state 124 le vittime di femminicidio nel nostro Paese. Ogni tre giorni, quindi, una donna viene uccisa dal marito, dal fidanzato o da un ex, mentre in un anno si contano 14 milioni di atti di violenza (dallo schiaffo allo stupro). E gli episodi di stalking, da quando esiste lo strumento legislativo, vengono segnalati all’autorità di polizia al ritmo di oltre 25 casi al giorno.Nonostante la gravità dell’accaduto, però, solo il 18,2% delle nostre connazionali che hanno subìto violenze lo considera reato e si ferma al 7,2% la percentuale di chi denuncia. Un silenzio che per la prima volta è stato stimato anche in termini economici dall’indagine nazionale realizzata da Intervita Onlus: i costi economici e sociali della violenza, sopportati sia dalle vittime sia dalla società nel suo complesso, ammontano a quasi 17 miliardi di euro. Di questi, quasi 2,3 riguardano i costi dei servizi (spese sanitarie, cure psicologiche, acquisto di farmaci, Forze dell’Ordine, Ordinamento Giudiziario e spese legali, servizi sociali dei Comuni e dei centri antiviolenza) e oltre 14 miliardi di euro quelli umani e di sofferenza (somma che quantifica accanto ai danni fisici, anche quelli morali e psicologici). Cifre imparagonabili agli investimenti della società italiana per cercare di contrastare e prevenire la violenza sulle donne, fermi a circa 6,3 milioni di euro (dati riferiti al 2012). Eppure qualche barlume di speranza c’è, a cominciare dalla recente approvazione della legge sul femminicidio (11 ottobre 2013) per continuare con le iniziative della ‘Giornata mondiale contro la violenza sulle donne‘, in programma proprio oggi, lunedì 25 novembre.