Connettiti con noi

People

Niente scuse!

È la filosofia di vita che ha permesso a Massimiliano Sechi, nato con una grave malformazione, di diventare comunque un campione del mondo negli eSports, nonché speaker internazionale e coach di successo tramite la sua NOEXCUSES Business Academy

Massimiliano Sechi nasce con una grave malformazione che gli impedisce il completo sviluppo degli arti e ha dovuto combattere sin da piccolo il pietismo e il pregiudizio delle persone. Ma tutto questo non gli ha impedito di ottenere più volte il titolo di campione del mondo negli eSports, diventare uno speaker di livello internazionale ed essere ingaggiato, come mentore, da molte realtà di successo. Nel lavoro e nella vita di tutti i giorni, la sua esperienza di disabilità sembra la perfetta metafora dei limiti che si vivono e che devono essere superati quotidianamente, a casa o in ufficio. Questo insegna la NOEXCUSES Business Academy, che applica il metodo NOEXCUSES all’ambito business. Tra le aziende che si sono affidate a lui ci sono nomi di big company e banche, associazioni e case editrici, da Mercedes Benz a SanPaolo Invest, da Banca Mediolanum a Deutsche Bank, Tecnocasa, Gabetti, Utet Grandi Opere e Adobe, solo per citarne alcune. L’idea di fondo? «Attraverso un percorso personalizzato, affianco i team aziendali per aiutarli a ritrovare consapevolezza e motivazione».

Come sono le persone che incontra in azienda e nei suoi corsi privati? Vengono da me per liberarsi da condizionamenti esterni, dare valore alla loro unicità e rientrare in contatto con ciò che desiderano veramente, liberandosi da quello che impone la società o l’ambiente in cui sono cresciuti e vivono.

Un esempio concreto?C’è il rampollo di una famiglia di imprenditori che vede davanti a sé un cammino già scritto, perché i genitori gli hanno tenuto un posto in azienda, ma lui vorrebbe fare altro. Oppure il giovane che si accontenta di un lavoretto qualsiasi e scende a compromessi perché dove è nato e cresciuto non ci sono altre opportunità, e non ha il coraggio di andarsene. E poi quelli che, pur di soddisfare le aspettative del partner, non riescono a vivere la vita all’altezza del loro reale potenziale.

E lei come li aiuta? Provando a capire, insieme a loro, per quale motivo realmente sono vivi, qual è il loro scopo, la missione personale, nel lavoro e nella vita. Aiuto le persone a valorizzare la loro unicità, acquisire risorse comunicative, relazionali, di pianificazione, e tutto ciò che serve per raggiungere qualunque obiettivo, realizzando se stessi in maniera piena, a tutto tondo, in ciascun ambito.

Un anno di smart working ha cambiato il suo lavoro di formatore? In meglio: la scuola è cresciuta molto perché abbiamo cambiato modello di business adattandolo alla situazione. Non basta fare le stesse cose di prima ma online: serve invece inventare una modalità diversa e vincente, che ti permetta di ottenere risultati migliori anche solo con tre ore la settimana, aule virtuali piccolissime e con l’affiancamento di un coach che segue personalmente ciascun partecipante durante il resto della settimana.

Quali sono i problemi che affliggono le persone nella vita di tutti i giorni?Il fatto di sentirsi bloccati a casa, fermi e senza alcuna apparente prospettiva ha mandato molti in tilt, perché si sono scontrati con la loro vita. Nel momento in cui non potevano più fuggire da se stessi, lo stare fermi li ha costretti a guardarsi dentro e qualcuno è rimasto scottato da quello che ha visto: è proprio questa la persona che voglio essere? Quello che facevo prima mi lasciava spazio per godermi i figli o seguire le mie passioni? Queste sono alcune delle domande che sento più frequentemente.

Cosa rende difficile il lavoro invece? Collaboratori non motivati, team poco affiatati, scarsa comunicazione, un disallineamento tra lavoro e vita privata sono i classici esempi di questioni che, se non vengono risolte, rischiano di incidere negativamente sulla produttività e in ultima analisi sul fatturato delle aziende. Molti dipendenti si domandano: il mio gruppo di lavoro davvero mi gratifica? L’azienda per la quale lavoro mi fa sentire valorizzato e appagato, oppure posso creare qualcosa di più grande? È qui che interveniamo con la NOEXCUSES Business Academy: attraverso incontri, corsi, colloqui personali e di gruppo per dipendenti e manager, puntiamo a ripristinare e consolidare le dinamiche personali e interpersonali sul posto di lavoro.

Come ci riuscite? Partendo dall’imprenditore e dal top management, poi allargando ai collaboratori, creiamo un ambiente in cui tutti si sentono responsabili del clima aziendale e dei risultati. Le persone allora cominciano a collaborare per portare benessere a se stesse e a tutti, nessuno escluso, dentro e fuori l’azienda.

Quali comportamenti influiscono negativamente sulla produttività in azienda? La mancanza di responsabilità. Prendiamo il mio caso: avrei potuto restare fermo con una pensione di invalidità e un lavoretto da casa e invece mi sono chiesto, in che modo posso trasformare la mia disabilità, gli ostacoli e le difficoltà, incanalandole e trasformandole in risorsa? È un gesto di responsabilità ed è quello che insegno alle aziende: i conflitti possono essere vissuti negativamente e portare alla rottura dei rapporti di lavoro o a un clima disastroso. Oppure possono essere l’occasione per capire su quali aspetti dobbiamo lavorare a livello personale per evolvere, crescere noi e di conseguenza far crescere l’azienda.

NOEXCUSES è un metodo brevettato? Quello che ci differenzia dagli altri sono aule piccole ed esperienziali, ma soprattutto un pensiero di fondo: non partiamo da ciò che devi fare ma da ciò che vuoi essere, nessuna to-do-list, niente obiettivi irraggiungibili ma soltanto un focus costante e attento sulla persona e sulla presa di responsabilità. Ma attenzione: dobbiamo sentirci responsabili anche di ciò che non dipende da noi, come l’esperienza mi ha insegnato. E allora la domanda vera è: di cosa voglio prendere la responsabilità? È un metodo che si adatta alle richieste dei clienti, ai quali non vendiamo un prodotto già precostituito ma un’esperienza flessibile, in base ai bisogni del committente, con un percorso ad hoc per numero di ore, frequenza ed esercizi.

E come si misurano i risultati? Con test e questionari fatti all’inizio e alla fine, ma anche con il ritorno sugli investimenti. Uno dei risultati più puntuali raccolti finora è il lavoro svolto con un’azienda emiliana di 70 impiegati e 200 collaboratori esterni: ottimizzando i processi grazie all’Academy, l’impresa ha stimato che la sua segreteria commerciale è ora in grado di guadagnare sei ore di tempo ogni giorno e ulteriori analisi hanno permesso di capire che gli interventi sull’azienda hanno portato a un tasso di conversione delle vendite superiore del 5% già nel primo trimestre e fino a un +35% in seguito.

Credits Images:

Nato a Sassari nel 1985, Massimiliano Sechi è Ceo della No Excuses srl e trainer della NOEXCUSES Academy, oltre che fondatore e presidente dell'associazione Niente Scuse onlus