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Carmine Di Sibio: un italiano al vertice di Ernst & Young

Fondamentale nel processo di innovazione della società di revisione e consulenza, assumerà la carica di Global Chairman and Ceo

Un italiano al vertice di Ernst & Young (EY), una delle società di revisione e consulenza più importanti al mondo. La società ha annunciato che dal prossimo 1° luglio sarà Carmine Di Sibio ad assumere il prestigioso incarico di Global Chairman and Ceo di EY. L’italiano succede all’attuale presidente e Ceo Mark Weinberger.

Chi è Carmine Di Sibio, nuovo Chairman and Ceo di EY

Di Sibio, 55 anni, nativo di Frigento (Avellino), è attualmente EY Global Managing Partner – Client Service, carica che ricopre dal 2013. In questo ruolo, guida l’esecuzione della strategia del network EY, che lo scorso anno ha raggiunto quasi 35 miliardi di dollari di ricavi e oggi opera con oltre 270 mila persone in più di 150 Paesi nel mondo. Inoltre, Di Sibio ha svolto un ruolo fondamentale nel processo d’innovazione di EY, inclusa la gestione degli investimenti in nuove tecnologie per un importo totale di 1 miliardo di dollari.

Trasferito da bambino con la famiglia negli Stati Uniti, Di Sibio è entrato in EY nel 1985 e, nell’ambito delle linee di servizio Advisory e Assurance, è stato Partner responsabile di molte delle maggiori istituzioni finanziarie. In precedenza, ha ricoperto la carica di presidente dell’EY Global Financial Services Markets Executive ed è stato Regional Managing Partner del settore dei servizi finanziari nell’area America.

“Sono onorato di essere stato scelto per guidare questa grande organizzazione, di cui faccio parte da oltre 33 anni”, ha commentato il manager. “Il ruolo che svolgiamo nei mercati dei capitali e il lavoro di ognuna delle 270.000 persone EY contribuisce a creare un mondo del lavoro migliore e di questo sono molto orgoglioso. È stata una grande opportunità lavorare con Mark Weinberger e con la leadership di EY allo sviluppo e all’esecuzione della nostra strategia ‘Vision 2020’ negli ultimi sei anni. Sono entusiasta di poter contare sul solido patrimonio professionale e umano che abbiamo in EY. “