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Insegnanti in Italia: quanti sono e qual è il panorama dei professionisti nell’istruzione

Multi-ethnic group of college students using laptop with their professor in the classroom.

C’è un profondo senso di evoluzione nel contesto delle scuole italiane, tanto che gli insegnanti in Italia sono sempre più spesso chiamati ad ampliare le proprie competenze e a soddisfare sempre più numerose richieste da parte del mondo della scuola. Negli ultimi due anni hanno dovuto rivedere e reinventare il loro modo di lavorare, sono stati i coordinatori della Dad e hanno cercato di svolgere al meglio il loro lavoro, seppur in maniera totalmente differente dalle abitudini tradizionali.

Il loro ruolo è stato talmente decisivo che la politica europea durante il Consiglio sui docenti e i formatori del futuro si è interrogata su come poter valorizzare queste figure, invitando i paesi dell’UE a: “investire in misure connesse al miglioramento della formazione iniziale e della formazione professionale continua, delle condizioni di lavoro e delle prospettive di carriera dei docenti e dei formatori […] al fine di sostenerli nel far fronte agli aspetti più stressanti del loro lavoro “.

Ma come si diventa insegnanti? E quali sono le loro prospettive legate al prossimo futuro?

Diventare insegnanti in Italia

Si sente sempre più spesso parlare dei 24 cfu per l’insegnamento da acquisire per poter entrare a far parte del mondo della scuola come docenti. Secondo il Miur, gli insegnanti in Italia sono quasi 700.000 tra chi è di ruolo e chi precario. L’iter per poter esercitare la professione non è stato uguale per tutti, molto dipende dal periodo storico in cui hanno iniziato la propria carriera.

Partiamo dalla storia più recente e vediamo che cosa sono i famosi 24 crediti formativi universitari per poter accedere alla professione di insegnante. Questi sono crediti che si ottengono attraverso lo svolgimento di specifici esami universitari nel settore della didattica, quali l’antropologia culturale, la pedagogia generale, la psicologia dell’educazione ed ambiti affini.

I 24 cfu sono essenziali per poter accedere ai concorsi per diventare docenti nelle scuole di primo e di secondo grado. Chiaramente, per poterli ottenere è necessario che il candidato al concorso abbia conseguito una laurea magistrale o del vecchio ordinamento. Va detto che per poter accedere a tale concorso è necessario avere acquisito durante il percorso di studi altri crediti formativi collegati al settore in cui si vuole insegnare.

Discorso diverso per chi possiede la sola laurea triennale: infatti, questi ultimi potranno accedere all’insegnamento, in fasce più basse, ma non potranno partecipare al Concorso Scuola.

Il futuro degli insegnanti in Italia

Come abbiamo appena visto, l’Europa si è messa in prima linea per valorizzare il ruolo degli insegnanti in Italia e nel resto dell’Europa, attivando l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Questo documento contiene anche le linee guida che i Paesi membri dell’Unione Europea, Italia in testa, dovranno adottare affinché la figura del docente possa essere quella di un professionista altamente qualificato. Gli obiettivi sono da raggiungere entro il 2030.

L’Europa ha individuato cinque fattori chiave:

  1. Andare a migliorare l’equità, l’inclusione, la qualità ed il successo nell’istruzione.
  2. Far diventare l’apprendimento caposaldo nella vita delle persone.
  3. Incrementare l’istruzione superiore a livello europeo.
  4. Aumentare le competenze di chi è impiegato nella didattica.
  5. Sostenere l’evoluzione digitale all’interno del settore istruzione.