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Lifestyle

A colloquio con… Moreno Faccincani

In attesa della 84esima edizione di Pitti Immagine Uomo, la nostra intervista al numero uno di Moorer

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Non esiste mondo fuori delle mura di Verona”, scriveva Shakespeare… Il mio legame con questa terra è fortissimo; basti pensare che ogni nostro piumino riporta nell’etichetta la dicitura “Moorer Verona”». Moreno Faccincani, fondatore dell’omonimo marchio specializzato in capispalla sartoriali di lusso, rigorosamente made in Italy, è nato a Bussolengo (Vr) 39 anni fa. «Anche nel nostro sito Web (www.moorer.it) i richiami alla terra di origine, mia, ma soprattutto del mio prodotto, sono ben evidenziati: l’Arena di Verona, il balcone di Giulietta e Romeo, scorci notturni della città… Un omaggio alla bellezza del posto da cui è partito tutto: la mia storia personale e la mia azienda. Che, alla fine, è la mia vita».

Diploma di liceo artistico negli anni ‘80 – «C’è una corrispondenza assoluta tra i miei studi e la parte più creativa e stilistica del mio lavoro» –, e formazione nell’impresa di famiglia, nel 1999 Faccincani ha fondato il marchio Feyem, che produce piumini di elevata qualità per l’uomo. Nel 2006 è nato Moorer, con un’offerta più ampia rivolta anche alla donna, e nel 2010 Jan Mayen. «Tra gli obiettivi futuri rientra il perfezionamento dell’espansione di Moorer, che si vende già in tutti i principali department store del mondo, da New York a Tokyo, dalla Germania alla Russia, con attenzione particolare per la linea femminile, proponendo collezioni dai risvolti più sensoriali. Molte energie, poi, saranno investite per spingere al massimo il nuovo progetto Jan Mayen, più giovane e “easy”. Piumini dalla leggerezza imbattibile, ma performanti a basse temperature e condizioni estreme, caratterizzati da colori e stampe poliedriche. Le prime stagioni hanno avuto un successo immediato in Italia, ma è stato impressionante soprattutto il consenso ricevuto in Germania». Nelle varie linee, comunque, Faccincani ha sempre cercato di ottenere un particolare connubio tra tecnologia e ambiente. «Ho una forte attrazione per la natura. La mia passione per il golf è un esempio lampante: uno sport da praticare immersi nel verde. I viaggi che preferisco sono proprio quelli che hanno come unico e fondamentale scopo i tornei sul green! In inverno cerco posti miti (Puglia e Sicilia rimanendo in Italia, altrimenti Spagna e Marocco o, più lontano, Florida) per giocare su campi non innevati». A tavola predilige la tradizione italiana: «Il mio piatto preferito? Un grande classico, gli spaghetti alla carbonara», ma tra le cucine internazionali apprezza quella giapponese: «Mi piace molto il pesce crudo». Tra i vini non può che esaltare «l’Amarone: veneto e famoso in tutto il mondo, proprio come Moorer».

Per quanto riguarda i new media, Faccincani ne riconosce l’importanza e la forza: «Utilizzo iPhone, iPad, Mac…. I miei marchi Moorer e Jan Mayen sono presenti su Facebook, Twitter e Instagram. Ma, sul fronte personale, preferisco nettamente le relazioni dirette».

Ricerca della perfezione e massima cura dei dettagli i valori che l’imprenditore persegue ogni giorno: «Credo nell’eleganza della semplicità e nell’eliminazione del superfluo, mi accontento solo davanti a un risultato eccellente. Il desiderio è offrire sempre il meglio, con sobrietà e classe, nella vita come nella produzione dei miei piumini».

ASPETTANDO L’ESTATE 2014

DETTAGLIO IN/OUT

TESSUTO OUT

COLORE IN

Proprio i dettagli fanno la differenza tra bello e brutto, tra “in” e “out”

Penso che non utilizzerò il jersey

Sono “in” tutte le tonalità naturali

MODELLO IN/OUT

COLORE OUT

Con i ritmi e la volubilità tipici della moda, non mi sento di dare una risposta definitiva: ogni modello può essere “in” o “out”, dipende tutto da come lo si crea, lo si interpreta, lo si produce

Per me “out” è il rosso

Credits Images:

Moreno Faccincani, proprietario e fondatore Moorer