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Il golf di Cortina a rischio chiusura, chiesto uno sforzo ai soci-Vip

Passivo da 8,5 milioni e ora si chiede un nuovo aumento di capitale a volti noti dell’imprenditoria e della finanza: da Guido Barilla a Paolo Scaroni, da Carlo Vanzina a Lorenzo Sassoli De Bianchi

Serve subito un’iniezione di denaro o il golf di Cortina d’Ampezzo, uno dei più prestigiosi campi d’Italia, rischia la chiusura. L’assemblea straordinaria della Cortina srl, società che gestisce il campo, ha comunicato una perdita da 8,5 milioni di euro per il 2013, praticamente decuplicata dall’ano precedendete (-796 mila euro). Anche attraverso l’azzeramento del capitale della società (5,6 milioni di euro), si sono ripianate, in parte, le perdite, ma serve uno sforzo da parte dei soci entro metà giugno: un aumento di capitale da 800 mila euro per evitare lo stato di liquidazione. Ma non solo, come riportato da Dagospia, si punterebbe a un’operazione straordinaria per incrementare il volume d’affari del campo: portare il circuito dalle attuali nove a 18 buche. In questo caso, però, l’aumento di capitale per i soci fondatori – tra cui figurano volti noti dell’imprenditoria e della finanza, come Giuliano Andreani (Publitalia ’80), Roberto Bertazzioni (Smeg), Guido Barilla, Vittorio Grilli (ex dg del Tesoro), l’editore Carlo Perrone, Lorenzo Sassoli De Bianchi (Valsoia), il regista Carlo Vanzina e l’ex ceo di Eni Paolo Scaroni – salirebbe a 3,2 milioni di euro.

Credits Images:

Immagine del campo da golf di Cortina, tratta dal sito cortinagolf.it