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Lifestyle

Golf in Sicilia, tra Barocco e cioccolato

La regione rappresenta la meta ideale per chi alla passione sportiva affianca quella per la cultura e la buona cucina. Con potenzialità ancora tutte da scoprire

architecture-alternativo

Basta programmare una gita “dalle parti” di Ragusa per rendersi conto di quale sia l’incredibile potenziale di questo spicchio d’Italia, dal punto di vista della capacità di attrarre chi, appassionato di golf, apprezzi combinare alla pratica sportiva la visita e la conoscenza di luoghi di cultura e bellezza assolute. Ma se, da un lato, si può quasi affermare che sia difficile abituarsi all’unicità che questa terra, la Sicilia, in tutte le sue componenti e sfaccettature, è in grado di esprimere, dall’altro, i “numeri” sono ancora contenuti rispetto alle possibilità. Possibilità infinite, visto che infinite sono le ragioni per venire a conoscere la varietà e la ricchezza di questi luoghi. Anche dal punto di vista golfistico. A partire dal clima, quasi sempre propizio, che allunga la durata della stagione fino a coprire anche tutto l’anno.

L’ITINERARIOL’area che abbiamo individuato è quella che, partendo da Ragusa, si estende verso il mare, la Val di Noto e le splendide cittadine della stessa Noto, Scicli e Modica. Ciò che caratterizza questa zona (ma, in realtà, questa è una peculiarità di così tante parti d’Italia…) è una sequenza, quasi ininterrotta, di splendidi esempi di stili e produzioni di arte architettonica, retaggio delle varie dominazioni che l’isola ha vissuto nella sua storia, affiancati da reperti di archeologia che ci raggiungono da epoche remote.In un raggio che si percorre in pochi minuti, infatti, sono impossibili da contare le occasioni per perdersi nelle “100 chiese” di Modica (per non dire delle sue più “terrene” numerosissime cioccolaterie, là dove si produce con la storica e immutata tecnica a freddo l’altrettanto famoso cioccolato), o negli inconfondibili palazzi barocchi di Noto, nelle vie e piazze della stessa Ragusa e della sua parte forse più nota, Ibla, per finire con Scicli e i suoi indimenticabili scorci. Non a caso questi luoghi sono stati e sono ancora oggi location di importanti opere cinematografiche e televisive. Dal più lontano Il Gattopardo, girato nel Castello di Donnafugata, a Ibla, per finire a Punta Secca, sul mare, là dove il più recente commissario Montalbano affronta le sue indagini.

IL CLIMA,

QUASI SEMPRE GRADEVOLE,

ALLUNGA LA STAGIONE

FINO A COPRIRE TUTTO L’ANNO

RINASCITA DOPO LA TRAGEDIAIl fascino di gran parte delle città di questa parte di Sicilia deriva anche dallo stile Barocco che le contraddistingue e le ha portate a diventare patrimonio dell’Unesco (tra queste proprio Noto, Ragusa, Modica e Scicli). Uno stile che si è diffuso a macchia d’olio dopo una grande tragedia: il terremoto – considerato forse il più catastrofico sul territorio italiano e uno dei più terribili della storia – che nel 1693 distrusse gran parte di quanto era stato costruito in queste terre, provocando inoltre un numero enorme di vittime. Per la ricostruzione vennero chiamati importanti architetti della scuola romana che, con il loro stile caratteristico, ridiedero vita alle città devastate.

TRA STORIA E GUSTODifficile parlare di queste zone senza che la mente corra a una loro golosa specialità: il cioccolato di Modica. Golosità inimitabile, la sua produzione segue una tecnica particolare ed esclusiva: un processo di lavorazione lento ed esteso (“a freddo”) che, senza additivi o emulsionanti, mantiene intatti i cristalli di zucchero di canna grezzo. Sono proprio questi ultimi che conferiscono al cioccolato la sua tipica e unica consistenza granulosa. Da sottolineare la disponibilità di innumerevoli specialità nelle quali il cioccolato di Modica viene declinato, dalle varie percentuali di cacao alle varianti al cardamomo, allo zenzero, al sale, alla vaniglia, al peperoncino, alla cannella, che possono essere assaggiate e acquistate nelle numerosissime cioccolaterie che costellano la città.

CAMPO NORD, GARY PLAYER, PARKLAND 18 buche – Par 72 Poco più di 5.800 m per gli uomini e di 5.000 m per le signore

CAMPO SUD, FRANCO PIRAS, LINKS 18 buche – Par 72Poco meno di 6.000 metri per gli uomini e di 5.300 m per le signore

I MONASTERI GOLF 18 buche – Par 71 Poco più di 6.100 m dai tee gialli e di 5.400 dai rossi

NATA PER IL GREENMa veniamo al versante sportivo. La Sicilia sembra fatta apposta per il golf. Il clima, il territorio che consente varie tipologie di percorsi, la vicinanza con splendidi luoghi capaci di esprimere eccellenze culturali e turistiche dove trascorrere il dopo-partita, sono tutti elementi che compongono una proposta che ha pochi eguali anche per visitatori con aspettative molto elevate e diversificate. Peccato che, rispetto al potenziale di questi luoghi, le strutture disponibili non siano numerose quanto si potrebbe auspicare. Per questo, dal punto di vista strettamente sportivo, sempre restando nell’area di Ragusa, l’offerta è tipicamente rappresentata dai due splendidi percorsi di Donnafugata (donnafugatagolfresort.com). Nel caso questi non fossero sufficienti per soddisfare la curiosità degli appassionati, sulla strada per Siracusa e prossimo a questa altra splendida città, ecco il golf I Monasteri (imonasterigolfresort.com), a completare un’alternativa di stili, tipologie e panorami in grado di intercettare il gusto e le attese di giocatori e turisti.

CLASSICO IN TUTTI I SENSIPiù conosciuto come Gary Player, il Parkland (Campo Nord) è il percorso che forse si può definire come il più classico dei due proposti dal complesso di Donnafugata. Da un lato, in quanto incastonato in un’area archeologica, dall’altro, in quanto Parkland, ovvero tracciato su un territorio che si snoda, tra pendii e vegetazione varia quale i tipici ulivi e carrubi che, da queste parti, caratterizzano il panorama. La bravura del designer è stata quella di saper sfruttare appieno la morfologia dei terreni su cui si sviluppa il campo. Alcuni anfiteatri naturali, dog leg e ondulazioni, scorci di bellezza unica aiutano i giocatori a trovare, al di là dello score finale, ben più di un motivo per essere contenti e comunque soddisfatti della propria giornata. Un tocco molto tipico, mantenuto e opportunamente sfruttato, è dato dai muretti che, con le loro pietre, delineano e delimitano alcune buche, richiamando nella mente dei golfisti attenti anche al contorno, alcuni tratti distintivi della terra che li accoglie. Dal punto di vista squisitamente tecnico, il Gary Player soddisfa i palati più esigenti. Le caratteristiche delle buche che si succedono non solo sottopongono i giocatori a una impegnativa e continua valutazione di colpi e di alternative nelle scelte da intraprendere, ma invogliano a “rischiare” per trovare il giusto ritmo nel gioco lungo, riservando spesso, proprio in prossimità dei green, le insidie maggiori. Bunker di stile anglosassone (quindi, piuttosto profondi), qualche ostacolo d’acqua sapientemente posizionato anche in relazione alle pendenze del terreno e di molti campi rendono tutt’altro che scontato il risultato anche quando ci si trovi ben posizionati per attaccare i green. Il vento, poi, che spesso accompagna la passeggiata, può infine contribuire a rendere molto interessante e quanto mai mutevole ogni esperienza su questo splendido percorso.

IL VENTO GIOCA

UN RUOLO CENTRALE,

RAPPRESENTANDO UNA

COMPONENTE DEL CAMPO

COME IN SCOZIASe il Campo Nord è un classico, è forse il secondo percorso del complesso nelle vicinanze del Castello di Donnafugata che riesce a rendere ancora più intrigante la combinazione fornita da questi due campi. In una terra che, in Europa, probabilmente è la più lontana dalla patria dei links, la capacità di designer di Franco Piras ha saputo tracciare un percorso che colpisce per la sua unicità. Seppur con qualche ondulazione un po’ più accentuata dei links più puri, per conformazione delle buche, vegetazione e tipologia di fondo, il Campo Sud facilmente induce a dimenticare di trovarsi di fronte al Mediterraneo e non al Mare del Nord! Panorami che spaziano a perdita d’occhio, consentendo una visuale non solo del campo, ma anche di notevoli porzioni di mare, completano poi una “dotazione” che fa di questo links un’esperienza da non perdere. E il vento gioca un ruolo centrale, rappresentando una componente stessa del campo, trasformandone le difficoltà e rendendolo diverso in funzione di direzione e intensità. I bunker, le pendenze dei green e le ondulazioni, la consistenza stessa dei fairway se, da un lato, rendono divertente il gioco per golfisti di ogni livello, dall’altro, richiedono valutazioni e scelte oculate nonché ottima qualità di colpi per poter ambire a buoni score. Anche l’area del links comprende un’oasi naturalistica che rappresenta l’approdo di molteplici uccelli migratori.

INCANTEVOLE SIRACUSALa vicinanza con la splendida città di Siracusa aggiunge un ulteriore spunto di turismo culturale per spingersi fino alla parte più orientale dell’isola e conoscere il già citato I Monasteri Golf, che completa la nostra selection. Una proposta che, pur inserendosi perfettamente nel contesto siciliano, costituisce un’ulteriore conferma della molteplicità di alternative che questa terra è in grado di esprimere. Diciotto buche par 71 che si sviluppano all’interno della tipica rigogliosa natura locale inserendosi, grazie alla bontà del disegno, in modo armonioso nel territorio, senza rappresentarne una indebita intrusione. La varietà di tee di partenza, le ondulazioni dei fairway e le pendenze dei green rendono l’esperienza di gioco decisamente meritevole di una visita.

Credits Images:

Un'immagine del links del Donnafugata