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Calciomercato: meno soldi e trasferimenti per la Serie A

L’impatto della crisi finanziaria legata al Covid-19 si farà sentire anche sulle attività di player trading, almeno durante l’estate 2020. L’analisi di EY

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Poco più di 290 trasferimenti a fronte dei 355 registrati nel 2019 e “solo” 830 milioni di euro spesi rispetto ai circa 1,4 miliardi di euro dello scorso anno. È, in breve, l’impatto che la crisi finanziaria portata dalla pandemia di Covid-19 avrà sul calciomercato di Serie A. Le previsioni sono il frutto di un’analisi di EY, che vede il player trading un aspetto vitale del business calcistico, sia dal punto di vista tecnico (per alzare i livello qualitativo delle squadre), sia finanziario. Sì, perché il calciomercato è diventata una vera e propria fonte di finanziamento, soprattutto per i club minori, che possono ripianare le perdite e autofinanziarsi vendendo i propri calciatori di valori.

Le attuali difficoltà economiche dei club di Serie A sono anche il frutto di una riduzione di cassa della stagione 2020/21 (calcolata in 400 milioni di euro), principalmente imputabile alla contrazione dei ricavi da ticketing (si gioca a porte chiuse) e da sponsor. Il risparmio degli stipendi operato dalle società non sarà sufficiente a mantenere il calciomercato ai livelli degli anni precedenti, anche perché, di fatto, nessun club europeo è in grado di autofinanziare i propri acquisti attraverso le cessioni: dal 2015/16 al 2019/2020, gli acquisti dei club hanno toccato i 5 miliardi di euro, mentre le cessioni si sono fermate a 3,8 miliardi con un saldo negativo di 1,2 miliardi di euro.

Questa situazione porterà necessariamente i club a concentrarsi prioritariamente sugli acquisti necessari, offrendo eventualmente anche prezzi inferiori in base alle disponibilità finanziarie. Il valore medio, secondo EY, sarà inferiore del 23% rispetto al prezzo medio delle operazioni della stagione 19/20. I migliori gestori, capaci di estrarre il maggior valore dalla transazione, saranno quelli che potranno continuare a competere al più alto livello.

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