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Lavoro

Cinque consigli per (ri)negoziare lo stipendio

Davanti al datore di lavoro, siate pronti a parlare di aspettative specifiche e realistiche basate sulle proprie capacità, esperienze e tendenze del mercato attuale, senza farsi prendere dall’emotività

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Gli ultimi mesi dell’anno sono il periodo per fare un bilancio personale, sui traguardi raggiunti e sugli obiettivi per l’anno che sta per iniziare. Un bilancio che non interessa solo la sfera privata ma anche quella lavorativa. Come le persone, anche le aziende si ritrovano a riflettere sui traguardi passati, su quelli da raggiungere e sulle nuove strategie da attuare, insieme alla ricerca di nuove figure professionali da inserire in organico.

Per questo motivo Michael Page, brand di PageGroup specializzato nella selezione di professionisti qualificati di middle e top management, invita a una riflessione sulla propria attuale posizione lavorativa in vista di novembre e dicembre e permette di scoprire, attraverso lo strumento Salary Checker, se la propria retribuzione è in linea alla media nazionale. Nel caso in cui la propria Ral (retribuzione annua lorda) dovesse risultare inferiore alla media e si decidesse di cercare un nuovo posto di lavoro o di chiedere un aumento, Michael Page fornisce alcuni consigli per negoziare lo stipendio durante il colloquio o rinegoziarlo con il proprio datore di lavoro:

Cinque consigli per negoziare lo stipendio
  1. Avere in mente la situazione aziendale. Per poter fare una richiesta in linea con le possibilità dell’azienda è necessario conoscere la situazione finanziaria della società. Inoltre, è bene sapere se il proprio stipendio, o quello desiderato, è in linea con la retribuzione del mercato.

  2. Riflettere sulle esigenze personali. Prima di effettuare una richiesta bisogna capire quale livello salariale minimo potrebbe essere soddisfacente e quale è invece la retribuzione ideale, in modo da iniziare a negoziare sempre dal valore più alto e lasciare spazio alle proposte. Per identificare nel modo più fattuale possibile queste cifre bisogna pensare al costo della vita attuale, alle tendenze del mercato e alla propria istruzione ed esperienza, senza tralasciare i desideri collegati al proprio percorso professionale per il breve, medio e lungo termine.

  3. Non solo stipendio, le altre proposte da valutare. Quando ci si trova a negoziare bisogna sempre ricordarsi che il pacchetto retributivo non si limita solo al salario. L’offerta aziendale può comprendere formazione, orari flessibili, smart working, benefit etc. Inoltre, è molto importante valutare l’esistenza di un percorso di crescita e promozione chiaro e ben delineato.

  4. Il tempismo è importante. L’ideale è che sia sempre il datore di lavoro ad affrontare per primo il tema del salario. Se un intervistatore cerca di cogliere le aspettative retributive durante un colloquio è bene chiedere più dettagli legati alla potenziale posizione prima di esporsi in tal senso, in modo da poterne discutere una volta conclusa la selezione e già ricevuta un’offerta.

  5. Negoziare in modo deciso ma giusto. All’interno di una negoziazione è fondamentale essere preparati e non perdere di vista i punti sostanziali della propria richiesta. Entrambe le parti auspicano alla situazione più vantaggiosa per loro e per questo motivo bisogna sempre rispettare l’interlocutore senza però mostrare indecisioni o insicurezze.

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Photo by rawpixel on Unsplash