Connettiti con noi

Lavoro

Le qualità del manager perfetto secondo Google

Insegnare sempre qualcosa di nuovo al proprio team, ascoltarlo, premiarlo in base ai risultati ottenuti: ecco alcune delle caratteristiche del buon capo

Un percorso di studi ad hoc? Una specializzazione in management d’azienda? Un’esperienza in ruoli dirigenziali? Una lunga lista di hard skill? Tutti requisiti importanti certo, ma non sufficienti. Il manager perfetto deve possedere anche altre qualità. A individuare quali ci ha pensato Project Oxygen, una ricerca voluta da Google per capire quali sono le caratteristiche che contraddistinguono un buon capo, così da poterle insegnare ai propri manager e da ricercarle nei futuri candidati. Ebbene, il manager perfetto deve essere prima di tutto un bravo insegnante: deve cioè sfruttare ogni occasione per spiegare qualcosa di nuovo ai suoi sottoposti e trovare insieme a loro le soluzioni giuste per ogni problema. Poi deve essere in grado di responsabilizzare il suo team: controlli, punizioni e severità non portano da nessuna parte. Molto meglio concedere spazi e libertà e dare fiducia. E quando gli altri raggiungono obiettivi importanti occorre lodarli, mentre quando sono in difficoltà, bisogna supportarli e incoraggiarli, dando vita a confronti sinceri e produttivi.

Altrettanto essenziale è creare un ambiente sereno: se il clima al lavoro è buono, competitivo ma positivo, ogni dipendente darà il meglio di sé. Al contrario, se il clima è teso, ci sono scontri e frizioni, la comunicazione è scarsa, il lavoratore non renderà al massimo e la produttività ne risentirà. Per questo, è fondamentale curare anche l’aspetto comunicativo: i responsabili migliori sono quelli che ascoltano la loro squadra, condividono informazioni, pretendo e offrono trasparenza, favoriscono il dialogo. A fare la differenza è anche il metro di giudizio: il buon manager si basa sui risultati raggiunti e premia chi merita davvero, senza fare favoritismi basati su simpatie e amicizie.