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Lavoro

Ultima ondata di caldo: (per legge) puoi non andare in ufficio

Polifemo renderà rovente il rientro al lavoro degli ultimi fortunati ancora in vacanza. Ma se l’ufficio è bollente, potrete decidere di stare a casa: parola del Codice Civile

Con Polifemo arriva l’ennesima ondata di caldo di questa estate. Si spera che sarà l’ultima, anche se non sono previste precipitazioni prima della fine di agosto. Se al rientro in ufficio doveste trovare la scrivania bollente e un’aria soffocante, però, sappiate che potrete tornare a casa. E potrete farlo per legge.

CON POLIFEMO (PER LEGGE) PUOI NON ANDARE IN UFFICIO

A dirlo all’Adnkronos è Pasquale Staropoli, esperto di Fondazione Studi Consulenti del lavoro: «L’imprenditore è tenuto per legge a far operare i propri dipendenti in un clima idoneo. E questo include anche il clima dell’ufficio». A stabilirlo è l’articolo 20187 del Codice Civile, che recita: «L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro».

In caso di condizioni di lavoro inadatte, il lavoratore è dunque autorizzato a tutelarsi e chiedere un permesso per assentarsi. Il caldo infatti mette a rischio la salute delle persone e questo viene ribadito anche dal Testo unico in materia di sicurezza sul lavoro che parla proprio espressamente di agenti fisici e microclima. Non si parla ovviamente nello specifico di una certa temperatura, ma la legge sulla sicurezza stabilisce che questa debba essere adeguata all’organismo umano e al tipo di mansioni svolte. Se l’imprenditore non prende provvedimenti, il lavoratore può agire di conseguenza.