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Lavoro

Capi addio: oggi i lavoratori si autogestiscono. E la produttività aumenta

La struttura piramidale sembra non funzionare più. Al suo posto, network di team autogestiti e coordinati

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Chi ha bisogno del capo? In Italia, la maggior parte delle aziende si basa su gerarchie rigide e non muove un passo senza l’approvazione dei piani alti. Ma ormai questo modello potrebbe non essere più funzionale. Secondo Asterys, società globale di sviluppo organizzativo, è arrivato il momento di stravolgere l’organizzazione del lavoro. In che modo? Puntando su Aequacy, un metodo che elimina la presenza di manager e supervisori e prevede che siano i lavoratori stessi, raggruppati in più team dedicati, a gestire tutto, dalla definizione degli obiettivi al loro conseguimento. Secondo gli esperti, in questo modo si aumenta la produttività, la responsabilizzazione e la collaborazione dei dipendenti. La struttura piramidale, basata su decisioni dall’altro, autorità e controllo, oggi non ha più senso. Infatti, crea “delle dinamiche limitanti, quali eccessiva burocrazia, lentezza operativa, mancanza di innovazione e scarso engagement dei dipendenti, oltre che un senso di sfiducia e di forte competizione interna” ha spiegato a Business Insider Giovanna D’Alessio, un passato in Yahoo!Inc. e oggi partner di Asterys,

Con il nuovo modello, i lavoratori non hanno più bisogno di leader, ma sono autosufficienti e indipendenti: si organizzano in network di team autogestiti e coordinati, in cui tutti partecipano in maniera paritaria, condividono la responsabilità e hanno la stessa autorità, senza che qualcuno prenda il comando. “Certo l’esperienza di ciascuno conta, e una figura senior magari ne ha di più da offrire rispetto a una junior. Tuttavia, ogni dipendente è chiamato a dire la sua senza alcuna preclusione. E un meccanismo di feedback continuo all’interno del team è un momento formativo che favorisce il miglioramento personale e professionale” spiega ancora D’Alessio.